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Formula 1

F1, Zhou Guanyu rinnova il contratto con l’Alfa Romeo-Sauber per il 2024

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Zhou Guanyu

All’insegna della continuità. Alla vigilia del weekend del GP di Singapore, round del Mondiale 2023 di F1, è arrivata una notizia ufficiale riguardante lo scacchiere dei piloti per l’anno prossimo. Il riferimento è all’Alfa Romeo-Sauber che ha deciso di rinnovare il contratto per il 2024 a Zhou Guanyu.

La scuderia di Hinwil, che l’anno venturo non proseguirà il connubio con il marchio italiano e dal 2026 diventerà team ufficiale Audi, ha voluto quindi proseguire nel percorso intrapreso con il pilota cinese e il finlandese Valtteri Bottas, a cui è già stato garantito un accordo pluriennale. Conferme sono arrivate anche per il più giovane dei racing driver del team svizzero, ovvero il francese Théo Pourchaire, leader del campionato di F2 di questa stagione.

Zhou, dunque, si è meritato la permanenza in squadra attraverso alcune prestazioni consistenti, pur non supportato da una vettura così performante. I 4 punti, rispetto ai 6 di Bottas, sono stati un indicatore che ha convinto Sauber a dar seguito al rapporto. Non è casuale che il tutto sia stato reso noto ufficialmente proprio a Singapore, essendo per il pilota asiatico una sorta di gara di casa.

Firmare di nuovo con la squadra è sempre una grande sensazione, soprattutto visto che sappiamo come si stanno delineando le cose. Sono orgoglioso di far parte del team e sono grato per la loro fiducia. Ho lavorato duramente fin dal primo giorno e c’è un incredibile livello di motivazione per continuare a farlo. La mia relazione con Valtteri è davvero buona e stiamo lavorando a stretto contatto con la scuderia per spingere tutti al massimo. Sono anche molto entusiasta dell’opportunità che avrò di correre finalmente con la mia squadra in Cina, davanti al pubblico di casa. Sarà un grande momento e sono orgoglioso di poterlo condividere con tutti coloro che mi hanno sostenuto“, ha dichiarato Zhou in riferimento alla possibilità di gareggiare a Shanghai nel 2024, appuntamento nel calendario iridato dell’anno prossimo.

Foto: LaPresse