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Equitazione, l’Italia del salto ostacoli non avrà la squadra alle Olimpiadi: Messico ed Argentina davanti agli azzurri in Challenge Cup

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Emanuele Camilli

L’annus horribilis dell’Italia del salto ostacoli dell’equitazione è completo: dopo l’ultimo posto nella Division 1 europea, che porterà gli azzurri fuori dalla Nations Cup del prossimo anno, ed il mancato pass olimpico agli Europei casalinghi di Milano, ora arriva la certezza matematica dell’assenza di una squadra a Parigi 2024: nella Challenge Cup della Finale di Nations Cup 2023 gli azzurri chiudono al penultimo posto, riuscendo a far meglio soltanto dell’Uzbekistan, lasciando strada a Messico ed Argentina, che finiscono davanti all’Italia e possono ancora sperare di andare ai Giochi.

L’Italia, che giovedì era rimasta fuori dalle otto finaliste della competizione disputata a Barcellona, in Spagna, questa sera è tornata in gara per la Challenge Cup, che ha messo in palio il 9° posto assoluto: dato che Stati Uniti e Brasile, che domani pomeriggio si contenderanno il biglietto per i Giochi, avevano conquistato l’accesso alla Competizione Finale, per l’Italia era impossibile conquistare il pass olimpico in quest’occasione, ma c’era ancora un’ultima flebile speranza di qualificazione legata ai Giochi Panamericani, nel caso in cui sia Stati Uniti che Brasile fossero tra le tre qualificate ai Giochi Olimpici in quella manifestazione.

Qualora si dovesse concretizzare questa circostanza, allora il pass per Parigi 2024 verrebbe riassegnato alla miglior classificata della Challenge Cup non ancora qualificata ai Giochi: l’Italia avrebbe dovuto battere la concorrenza di Messico, Argentina ed Uzbekistan per poi sperare che ai Giochi Panamericani Stati Uniti e Brasile rientrassero tra le tre qualificate alle Olimpiadi. Gli azzurri sono finiti invece alle spalle di Messico ed Argentina, e quindi, anche nel caso in cui tra queste quattro squadre del continente americano dovessero celarsi le tre qualificate attraverso i Giochi Panamericani, allora il posto per Parigi 2024 verrebbe comunque redistribuito alla quarta di queste Nazioni americane.

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Passando alla cronaca della gara appena andata in archivio, la vittoria della Challenge Cup ed il nono posto assoluto vanno ai Paesi Bassi, che superano al jump-off l’Australia: entrambe le formazioni chiudono in testa con 4 penalità, poi allo spareggio l’australiano Christopher Burton su Chedington Hazy Toulana accumula 4 penalità in 42.82, mentre il neerlandese Willem Greve su Highway TN chiude con un netto in 41.43 conquistando il successo per la propria Nazione. Terzo posto per il Messico con 8 penalità, che precede l’Argentina, quarta a quota 12, mentre al quinto posto si piazza la Spagna padrona di casa con 16 penalità ed il crono di 252.24, davanti all’Italia, sesta sempre a quota 16, ma con il tempo di 255.38, infine chiude al settimo ed ultimo posto l’Uzbekistan con 38.

In casa Italia il quartetto schierato da Marco Porro è stato quello composto da Piergiorgio Bucci su Cochello (12 penalità, punteggio scartato dagli azzurri), Alberto Zorzi su Highlight W (8), Emanuele Camilli su Odense Odeveld (4) e Giampiero Garofalo su Gaspahr (4), con quest’ultimo binomio che ha sostituito quello composto da Lorenzo De Luca su Carlson 86, che aveva fatto parte della formazione azzurra schierata giovedì nella Prima Competizione della manifestazione.

NATIONS CUP FINAL 2023 – CHALLENGE CUP

1 Paesi Bassi 4 / Jump-off 0
2 Australia 4 / Jump-off 4
3 Messico 8
4 Argentina 12
5 Spagna 16 (252.24)
6 Italia 16 (255.38)
7 Uzbekistan 38

Foto: Pier Colombo