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Tennis, Novak Djokovic su Carlos Alcaraz: “Il nostro duello mi motiva, anche se sono diverso rispetto a 15 anni fa”

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Novak Djokovic

Tra Novak Djokovic e Carlos Alcaraz le differenze non mancano e sono sostanziali. 16 anni mal contati a favore dello spagnolo, 21 titoli del Grande Slam in più per il nativo di Belgrado e, sostanzialmente, due carriere che procedono in periodi totalmente opposti. Nole, nonostante dia la sensazione di non invecchiare mai, sta imboccando l’ultimo chilometro (o quasi) della sua avventura nel mondo del tennis, mentre il vincitore di Wimbledon è ancora in rampa di lancio (e che lancio…) e pronto a stupire.

Domenica Djokovic e Alcaraz ci hanno regalato una finale del Masters 1000 di Cincinnati che, senza ombra di dubbio, è divenuta un “instant cult”. Quasi 4 ore di tennis a livelli celestiali che hanno consegnato al serbo il titolo sul cemento dell’Ohio ed a noi la consapevolezza che questo duello ci accompagnerà ancora per diversi anni. 

Nelle ore successive la finale di Cincinnati il classe 1987 è nuovamente tornato sullo spettacolo messo in campo, dando il via ad una analisi decisamente interessante: “Non è facile raccontare tutto quello che è accaduto in campo. Le condizioni erano davvero difficili e abbiamo giocato una partita di quattro ore. Ho attraversato un momento molto complicato e sono crollato nell’ultima parte del primo set. La mia testa ha iniziato a pensare che avrei comunque avuto una possibilità. Non ho mai smesso di crederci e ho salvato un match point. Sicuramente si tratta di una delle partite più emozionanti della mia carriera” . (Fonte: TennisWorldItalia).

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Dall’altra parte della rete un Carlos Alcaraz che, ormai, incrocia le armi (in questo caso le racchette) con il vincitore di 7 titoli di Wimbledon in maniera sempre più frequente: “È una bella sfida giocare contro di lui ma, allo stesso tempo, riconosco che è molto impegnativo. Forse noi giocatori non ci siamo divertiti tanto quanto il pubblico, ma alla fine siamo molto orgogliosi di quello che abbiamo fatto”. Devo sempre credere di potercela fare. Mi ripeto sempre che devo mantenere questa mentalità se voglio continuare a competere con i tennisti della nuova generazione, il cui leader è Alcaraz”.

Lo spagnolo rappresenta una sfida ad altezze siderali per Nole, in un momento della carriera ben preciso: “Quello che ha realizzato negli ultimi 24 mesi è impressionante, è difficile per me trovare le parole per descriverlo. Carlos è anche un ragazzo incredibile, con molto carisma in campo e fuori. L’unico modo che ho per rimanere competitivo alla mia età è lavorare di più ogni giorno. Giornate come questa mi motivano, ma è una fame diversa rispetto a quella che avevo 15 anni fa” .

Foto: LaPresse