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MotoGP, Marco Bezzecchi bandolo della matassa mercato-piloti. La sua scelta condizionerà tutti gli altri

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Il mare del mercato piloti della MotoGP, piuttosto calmo sino a un paio di settimane fa, è ora in burrasca. D’altronde due Case, Ducati e Honda, hanno le rispettive “gatte da pelare”. Peraltro, le decisioni di un paio di piloti sono destinate a condizionare inevitabilmente il destino di molti altri. Andiamo, dunque, con ordine.

DUCATI

Francesco Bagnaia, Enea Bastianini, Jorge Martin, Luca Marini e Alex Marquez rimarranno dove sono oggi. Non è un mistero che anche Marco Bezzecchi voglia restare nella struttura attuale, dotato però di una moto ufficiale. Scenario difficilmente realizzabile. Ducati non ha intenzione di sobbarcarsi il costo di una quinta GP24 e storce il naso all’idea di spostarne una da Pramac a Mooney VR46, dinamica che genererebbe una serie di inutili complicazioni logistiche sia per la Casa di Borgo Panigale che per entrambi i team. Dunque il ventiquattrenne romagnolo e il suo entourage devono decidere “cosa fare da grandi”. Restare nel familiare contesto Mooney VR46, accontentandosi di una GP23 evoluta, oppure effettuare il salto in Pramac per avere una Desmosedici ultimo modello.

Se Bez dovesse accettare l’idea di spostarsi in Pramac, allora il suo posto verrebbe preso da Franco Morbidelli e Johann Zarco dovrebbe migrare alla Honda. Viceversa, il francese rimarrebbe dov’è e il romano (che a quanto pare ha declinato l’offerta di sostituire Toprak Razgatlioglu in sella a una Yamaha Superbike) si troverebbe costretto a “fare il giro delle Sette Chiese” alla ricerca di un nuovo ingaggio, bussando magari alla porta del Team Gresini, dove la posizione di Fabio Di Giannantonio è in bilico.

HONDA

Marc Marquez si sarebbe rassegnato a restare un’altra stagione, posticipando al 2025 l’eventuale approdo in Ktm. A Silverstone ha, però, cominciato a girar voce che Joan Mir, in piena crisi di fiducia, stia valutando l’idea di rescindere il contratto e di prendersi un anno sabbatico. Speculazione tutta da confermare, ma che se fosse vero costringerebbe HRC a cercare un sostituto. Verosimilmente il prescelto sarebbe uno tra Zarco (sempre che Bezzecchi decida di andare in Pramac) o Iker Lecuona. L’esperto francese e il giovane spagnolo sono anche le due opzioni di LCR per sostituire Alex Rins. La sella di Takaaki Nakagami, infine, non appare in pericolo. L’unica alternativa nella “quota giapponese” è Ai Ogura, ma il suo rendimento in Moto2 non giustifica una promozione a discapito del più esperto connazionale.

KTM

Il tentativo di salire a sei moto per il 2024 è andato a vuoto. Dunque l’annuncio del rinnovo di Augusto Fernandez con GasGas Tech3 sembra preparare il tavolo a un cambiamento di ruolo per Pol Espargarò. Il trentaduenne iberico potrebbe accontentandosi di un ruolo da collaudatore e pilota di riserva, facendosi da parte in favore di Pedro Acosta, liberando così la Casa di Mattighofen dall’impiccio di dover fornire per contratto una RC16 al giovane spagnolo, incaponitosi nel voler correre in MotoGP già il prossimo anno. Le selle del Factory Team sono difatti assicurate a Brad Binder e Jack Miller.

YAMAHA e APRILIA

Tutto già deciso. L’unica novità è rappresentata da Alex Rins, che sostituirà Franco Morbidelli in seno alla Casa di Iwata, affiancandosi a Fabio Quartararo. La Casa di Noale sarà l’unica a non cambierà nulla, confermando tutti e quattro i piloti attuali (Aleix Espargarò e Maverick Viñales nel Factory Team; Miguel Oliveira e Raul Fernandez nella struttura satellite).

… e Tony Arbolino?

A differenza della politica seguita da Acosta, non si vorrebbero forzare i tempi. Potrebbe, eventualmente, aprirsi una possibilità con una Ducati Gresini o con LCR Honda. Non sono, però, situazioni ideali. Carlo Pernat ha spiegato come il Piano A sia quello di restare in Moto2, aspettando il 2025 per effettuare il “grande salto” nella classe regina con una scelta più ampia a disposizione.

Foto: MotoGPpress.com