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Ciclismo

Cosa è successo oggi alla Vuelta a España 2023: la fuga bidone che ha rivoluzionato la classifica

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È appena terminata una tappa (la sesta) a dir poco spettacolare alla Vuelta a España 2023, ultimo Grande Giro di questa stagione di ciclismo. Quest’oggi è successo praticamente di tutto, ma ciò che ha colpito maggiormente è stata sicuramente la foltissima fuga che ha caratterizzato l’intera frazione odierna.

A evadere dal gruppo a inizio giornata sono stati oltre 40 corridori, che hanno poi preso via via sempre più il largo fino ad arrivare anche a 7′ di vantaggio a metà gara. Il gruppo maglia rossa ha poi provato a reagire con una grande accelerazione a circa 50 km dall’arrivo, ma i battistrada hanno resistito bene e con il passare dei chilometri molti di loro hanno messo sempre più al sicuro la possibilità di giocarsi la vittoria di tappa e non solo. 

Non solo il successo di tappa perché tra i fuggitivi erano presenti anche diversi uomini ancora ampiamente in classifica prima della tappa odierna. Ecco dunque che in molti hanno provato a guadagnare più tempo possibile sui big e per diversi è andata molto bene.

Quelli che hanno tratto maggior guadagno da questa azione da lontano sono stati sicuramente Sepp Kuss (Jumbo – Visma) e Lenny Martinez (Groupama – FDJ). Lo statunitense, 12° in classifica generale con un distacco di 55” dal leader Remco Evenepoel (Soudal – Quick Step) prima della tappa odierna, ha vinto la frazione grazie a una grande azione sulla salita finale e ha guadagnato più di tutti, risalendo addirittura fino in seconda piazza, mentre il giovanissimo francese (classe 2003), terzo prima di oggi con 17” di ritardo dalla vetta, è arrivato secondo nella frazione odierna ed è andato a prendersi la maglia rossa con un vantaggio di 8” proprio su Kuss. 

Oltre a Kuss e Martinez, hanno poi beneficiato della fuga bidone anche altri corridori che sono riusciti ad arrivare al traguardo prima del gruppo. Tra questi, soprattutto lo spagnolo Marc Soler (UAE Team Emirates), ora terzo in classifica generale (+6 posizioni) con 51” di ritardo da Martinez, l’olandese Wout Poels (Bahrain – Victorious), adesso quarto (+11) a 1’41”, il belga Steff Cras (TotalEnergies), quinto (+9) a 1’48”, lo spagnolo Mikel Landa (Bahrain – Victorious), sesto (+16) a 1’58”, l’ecuadoriano Jefferson Alveiro Cepeda (Caja Rural – Seguros RGA), settimo (+9) a 2’06” e lo spagnolo David De La Cruz (Astana Qazaqstan Team, ottavo (+10) a 2’23”.

E i big? L’ormai ex leader Evenepoel, che è arrivato al traguardo con un ritardo di 3’24” da Kuss, è sceso in nona posizione a 2’47” dalla vetta, mentre gli altri due principali favoriti Primoz Roglic e Jonas Vingegaard (Jumbo – Visma), giunti oggi all’arrivo entrambi con un distacco di 2’52” dal primo, sono caduti rispettivamente dalla quarta all’11ma posizione a 2’52” dalla vetta e dalla settima alla 12ma a 2’58”. Da segnalare che tra Evenepoel e la coppia della Jumbo è rimasto l’iberico Enric Mas (Movistar), oggi 23° a 3’16” e ora 10° (-8) in classifica generale a 2’50” da Martinez. Più indietro invece il giovane spagnolo Juan Ayuso (UAE Team Emirates), che dopo il 20° posto odierno a 2’59” dal vincitore è sceso in 14ma piazza (-6) in classifica generale a 3’06” dal primo posto.

Foto: Eurosport