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ATP Cincinnati, compleanno amaro per Sinner: cede a Lajovic e accusa problemi fisici

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Jannik Sinner

Niente regalo di compleanno per Jannik Sinner. Dopo la splendida vittoria di Toronto, che lo ha portato a conquistare il suo primo Masters 1000, l’altoatesino è stato sconfitto all’esordio a Cincinnati. Il 22enne di San Candido è stato battuto dal serbo Dusan Lajovic in due set con il punteggio di 6-4 7-6 dopo un’ora e mezza di gioco. Sicuramente l’altoatesino ha risentito di un po’ di fatica per la settimana passata disputata e ha poi accusato anche qualche problema fisico durante il match, soprattutto nel secondo set, dove ha strappato molto con il dritto.

Sinner ha servito solo il 51% di prime in campo, chiudendo anche con sei ace. Purtroppo l’azzurro ha commesso 18 errori non forzati contro i 13 dell’avversario. Un Lajovic di altissimo livello quello di stasera, che ha chiuso anche con 20 vincenti contro i 19 dell’azzurro.

Si segue l’andamento dei turni di servizio in avvio di primo set. Sinner non ha molti problemi nei propri turni in battuta, mentre in risposta non riesce davvero a costruirsi un’occasione, complice un Lajovic fenomenale. Nel settimo gioco il serbo trova un passante di dritto fenomenale e poi arrivano tre errori di fila di Sinner che regalano a Lajovic il break. Il numero 66 del mondo non lascia spazio a repliche e va a chiudere la prima frazione sul 6-4.

Sinner prova a spingere sull’acceleratore al rientro in campo e si procura tre palle break nel secondo gioco. Purtroppo sulla prima arriva una risposta di rovescio errata, mentre sulle altre è eccezionale l’avversario. Jannik ne ha un’altra nel quarto gioco, ma ancora Lajovic si salva con la solita prima di servizio ad uscire. Semplicemente incredibile il nono gioco, che dura oltre diciassette minuti e vede Sinner annullare tre palle break e alla fine tenere un turno di servizio fondamentale. Si arriva al tie-break, con Lajovic che alla fine riesce ad imporsi per 7-4.

Adesso per Sinner ci sarà un periodo di riposo per recuperare al meglio in vista dello US Open. L’altoatesino sicuramente non sarà tra le prime quattro teste di serie e dunque in un ipotetico arrivo ai quarti di finale si potrebbe trovare di fronte uno tra Alcaraz, Djokovic e Medvedev. La speranza è quella di rivedere il giocatore ammirato a Toronto e capace di conquistare il suo primo 1000.

FOTO: LaPresse