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Atletica, la nuova vita di Gianmarco Tamberi e l’avversario di una vita sulla strada dell’ultimo tassello mancante

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Gianmarco Tamberi

Gianmarco Tamberi ci prova a colmare l’unica lacuna di una carriera fantastica. La medaglia d’oro iridata è l’unica che manca alla sua collezione e Budapest può essere la chiusura del cerchio anche se sono in tanti a non essere d’accordo con il saltatore azzurro e a tentare di mettergli i bastoni tra le ruote.

Tamberi ha cambiato tutto prima di questa stagione, allenatore e sistema di allenamento. Ha scelto un tecnico che conosce bene, l’ex azzurro Giulio Ciotti che ha iniziato a lavorare in silenzio sulle esigenze tecniche e fisiche del campione olimpico. Sincerità e trasparenza, determinazione e passione: dice di sé elencando le sue qualità, Giulio Ciotti che non è uno che ama stare in copertina ma lavorare bene dietro le quinte.

Il lavoro fino a questo momento ha pagato perché Tamberi, quando è stato chiamato in causa, ha risposto presente: a Chorzow, nella sfida più importante andata in scena in Diamond League, ha raggiunto quota 2.34, mostrando comunque potenzialità di miglioramento (è passato oltre un mese) e l’unico a batterlo è stato l’avversario e amico di sempre, il qatarino Mutaz Essa Barshim che al momento è campione di tutto, Mondiale e Olimpico e che rappresenta un punto riferimento assoluto per Tamberi.

L’impressione è che ci sia la possibilità che i due si ritrovino ancora una volta a duellare su altezze stratosferiche: Barshim è una sicurezza, si fa trovare sempre pronto quando conta e difficilmente sbaglia le grandi gare ma anche Tamberi se sta bene quando vede il bersaglio grosso fa di tutto, ma proprio di tutto, per centrarlo.

Difficile prevedere che gara possa essere, anche perché i terzi incomodi potenziali non mancano di certo: probabilmente la solita sfida a scacchi, all’insegna comunque del fair play e della competitività dei due più grandi che condivisero il podio olimpico di Tokyo. Se è vero che Barshim ha battuto Tamberi in stagione a Tokyo (2.36 contro 2.34), è anche vero che è stato sconfitto dallo statunitense JuVaughn Harrison a Londra e c’è almeno un altro saltatore che le potenzialità per giocarsela su queste altezze, il coreano Woo Sang-hyeok. Insomma, il solito spettacolo del salto in alto con l’azzurro Gianmarco Tamberi che, grazie alle tante novità, potrebbe regalare le solite emozioni forti al pubblico italiano.

Foto Lapresse