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Atletica, Barontini verso il record: “Con Fiasconaro mi sono sentito…La concorrenza sta facendo bene”

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Simone Barontini

Correre d’istinto senza guardare con ossessività al cronometro. Simone Barontini, riferimento italiano degli 800 metri, si sta preparando in vista dei Mondiali di atletica a Budapest (Ungheria), previsti dal 19 al 27 agosto. Una prova complicata la sua dove è necessario conciliare velocità e resistenza e in cui la capacità di leggere i momenti è fondamentale.

Barontini ha saputo farlo nel corso degli ultimi Assoluti che si sono tenuti a Molfetta, dove si è aggiudicato il titolo con il riscontro di 1:44.50, sesta miglior prestazione italiana alltime. Quasi mezzo secondo tolto al suo record personale della stagione passata, realizzando il minimo per l’ormai imminente rassegna iridata in terra magiara, alla quale comunque era già qualificato grazie al ranking, e anche per le Olimpiadi di Parigi dell’anno prossimo.

Una Finale bella e combattuta, dove Barontini è stato in grado di precedere il campione uscente, Catalin Tecuceanu (1:45.04) e il giovane lombardo Francesco Pernici (1:45.23). Si è trattato per lui del nono successo nella sua collezione, il quarto all’aperto.

Di questo e di altro, Simone ha parlato nell’ultima puntata di Athletics2U, condotta da Ferdinando Savarese, in onda sul canale Youtube di OA Sport. “È stata una gara molto emozionante. Mi aspettavo che Francesco (Pernici ndr), soprattutto, avrebbe impostato una gara d’attacco. Sul rettilineo finale ho avuto buone sensazioni e sono riuscito a conquistare la vittoria con un grande tempo“, ha raccontato Barontini.

Un crono significativo, dal momento che dal 2001 un italiano non andava così forte, ricordando il record italiano mitico di Marcello Fiasconaro (1:43.7 manuale), che ha compiuto 50 anni, oltre all’1:43.74 di Andrea Longo del 2000 a Rieti. L’azzurro, da questo punto di vista, ci ha tenuto a ricordare anche il tempo di Giordano Benedetti (1:44.67 a Roma nel 2013): “Sicuramente nella conquista di questo risultato c’è il fatto che la concorrenza nell’ultimo periodo sia importante in Italia, però credo che nel mio caso conti ancora di più la crescita che sto facendo da atleta, lavorando sulla mia tecnica di corsa e su altri particolari. Non so il motivo per cui ci sia stato un buco così lungo nella specialità, ma meglio che ci siano rivali per il nostro movimento. Personalmente, mi aspettavo di andar forte già nell’estate del 2021, ma in quel caso alcuni problemi fisici mi avevano frenato. Ho raccolto i benefici del lavoro l’anno dopo a Monaco e spero di continuare nella mia crescita“.

Barontini ha poi rivelato alcuni aspetti della sua gara e la preparazione in vista dei Mondiali: “Negli 800 metri l’istinto è una componente importante e nel mio caso è preponderante perché non ho una gara che mi si addice rispetto a un’altra. Credo che un atleta di alto livello debba sapersi barcamenare nelle varie situazioni e io corro tenendo proprio conto di questo. La mia preparazione è stata fino all’8 agosto in altura a St. Moritz e poi proseguirà a Dimaro prima di Budapest. Obiettivi? Passare ogni turno possibile e fare del mio meglio. Non penso in maniera ossessiva al record di Fiasconaro, con cui tra l’altro mi sono sentito alcuni mesi fa e lui è stato molto simpatico, dicendomi di fargli festeggiare il 50° anniversario del primato e poi di batterlo. Al 50% ci siamo, vediamo se si riesce a completare, ma non lo vivo come un pensiero fisso. La mia motivazione è quella di migliorarmi e uscire soddisfatto dai turni che affronterò in Ungheria“.

Le batterie degli 800 metri saranno il 22 agosto, il 24 le semifinali e il 26 la Finale. Ci si augura che Barontini sappia spingersi fino all’atto conclusivo e poi lì giocarsela al meglio delle proprie possibilità.

VIDEO INTERVISTA SIMONE BARONTINI

Foto: Grana/FIDAL