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WTA Praga 2023: Sara Errani perde una partita senza filo conduttore con Nao Hibino

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Sara Errani

Sconfitta non facile, per come arriva, da digerire per Sara Errani. L’Italia perde la sua più celebre rappresentante al WTA 250 di Praga: a batterla è la giapponese Nao Hibino, proveniente dalle qualificazioni, per 7-5 3-6 6-4 al termine di un confronto in cui i fili logici sono difficili da trovare.

Il primo set ha un andamento del tutto paradossale. I primi cinque game sono tutti di marca Errani: più spinta da fondo, più gioco, l’azzurra è complessivamente più centrata e riesce a disegnare il campo con tutte le sue armi migliori. Sul 5-0, però, qualcosa nel suo gioco si inceppa. Tira più corto, spesso anche centrale: Hibino non aspetta nulla di meglio e inizia a sua volta a tirare diversi vincenti con entrambi i colpi, ribaltando completamente la situazione. Per Errani anche due set point non sfruttati in quello che si trasforma nel 7-5 a favore della nipponica.

Il secondo parziale vive su minori saliscendi nel punteggio, soprattutto perché le due riescono a controllare i propri turni di servizio con maggiore costanza in questa fattispecie. La questione si mantiene tale fino al 4-3 Errani, perché l’italiana si riesce a prendere il proprio momento, trova il break a 15 e, sfruttando anche un piccolo calo di Hibino, allunga il match al terzo.

Sembrerebbe la volta buona: due servizi strappati, il secondo a zero, 3-0 e servizio con due palle del 4-0 e poi una terza. Nulla da fare: primo controbreak del 3-1, palla del 4-1 mancata, break a zero del 3-3. Tutto da rifare e arriva un altro scambio di break che semplicemente trascina la situazione sul 4-4. Altre quattro chance di andare a servire per il match a favore di Errani se ne vanno, e sullo slancio Hibino va a chiudere a 30 gioco, partita e incontro approfittando di qualche svarione di troppo dall’altra parte della rete.

Nelle due ore e 28 di match, stante la totale difficoltà di dare una sequenzialità logica ai fatti accaduti nello stesso, si possono solo registrare due cose in maniera reale: una versione di Errani da 83,2% di prime in campo, ma anche da 5 punti su 18 vinti con la seconda. Resta, però, che qui le statistiche valgono fino a un certo punto.

Foto: LaPresse