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Wimbledon, Giua: “Sinner non mi è piaciuto. Soffre da favorito, ha paura di fare brutta figura”

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Jannik Sinner

Il peso della responsabilità. Jannik Sinner vince, ma non convince negli ottavi di finale del torneo di Wimbledon. L’impressione è un po’ questa al termine del confronto tra l’altoatesino (n.8 del mondo) e il colombiano Daniel Elahi Galan. Il giocatore nostrano si è imposto con il punteggio di 7-6 (4) 6-4 6-3, prevalendo quindi in tre set e non consumando troppe energie, ma è stato un successo di volontà e determinazione piuttosto che di abilità tecnica.

Il tennis di pressione dell’italiano, per circa un’ora e mezza, è parso quasi frenato dalle sue incertezze che si sono ripercosse in imprecisioni piuttosto importanti, tenendo conto delle tante chance break vanificate. In sostanza, bene il risultato, ma se si aspira ad andare avanti nello Slam sarà necessario cambiare di marcia nel proprio gioco.

Di questo si è parlato nel corso dell’ultima puntata di TennisMania, in onda su Sport2U e in collaborazione con OA Sport, condotta da Dario Puppo e con ospite una firma importante del giornalismo italiano come quella di Claudio Giua di Repubblica, inviato a Londra.

Il collega è stato molto diretto nell’analizzare la situazione di Jannik. Sul match contro il colombiano, il parere è stato il seguente: “La partita non mi è piaciuta per niente, io credo che Sinner giochi meglio contro i tennisti più forti, dotati di un gioco diverso dal suo. Nel primo set c’erano due che esprimevano un tennis totalmente a specchio e Galan serviva meglio di Sinner. Una partita noiosa, durata tre parziali, ma vinta e va bene così, dal momento che ha chance per qualificarsi alle semifinali. Il prossimo avversario non è un mostro“, ha ricordato Giua in riferimento al prossimo incrocio con il russo Roman Safiullin, a segno contro Denis Shapovalov.

Sinner dice di sentirsi più a proprio agio, quindi bene, certo contro Galan ha avuto delle occasioni ripetute di andar via e non le ha sfruttate. Lui pare abbia bisogno di stimoli e probabilmente nella partita odierna erano pochi, sapeva che il suo tennis era superiore e si è visto nel terzo set. Ha faticato troppo“, ha sottolineato la firma di Repubblica.

Pensando poi al match contro il russo: “Il problema è profondo, ovvero il fatto di essere più forte di questi giocatori e di soffrire questo aspetto. Lui dice a se stesso: ‘Se perdo, faccio una brutta figura’. E’ la condizione opposta a quella di Matteo Berrettini. Comunque, Jannik è già nei quarti di finale a Wimbledon, non è una cosa da poco. Ha avuto un tabellone favorevole, ma comunque le partite vanno giocate. Secondo me anche contro Safiullin vedremo un Sinner contratto all’inizio per poi liberarsi in corso d’opera, forse la sua miglior versione ci sarà nell’eventuale semifinale. Probabilmente anche dal suo angolo hanno un modo di sostenerlo che non è entusiasmante. C’è un clima troppo teso“.

Foto: LaPresse