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Tuffi, Mondiali 2023: quale Italia nel difficile contesto extraeuropeo?

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Nelle prime ore di venerdì 14 si alzerà il sipario sui Mondiali di tuffi a Fukuoka. Un appuntamento iridato che sarà un test molto importante per la giovane squadra azzurra. L’Italia è ormai da due stagioni al vertice in Europa, dimostrandosi una delle migliori nazioni nella rassegna continentale ed ora prova a porsi l’obiettivo di essere competitiva anche al di fuori dei confini europei.

Non sarà assolutamente un compito semplice per la truppa del CT Oscar Bertone. Chiaramente la Cina occuperà molto probabilmente due posti sul podio nelle gare individuali e quello più alto del podio in quelle sincro, lasciando dunque poco spazio alle altre nazionali.

Il vero obiettivo è quello di provare a staccare il pass per le Olimpiadi. I finalisti delle gare individuali dai tre metri (Chiara Pellacani ha già ottenuto il pass agli Europei e non potrà riceverne un altro) e dalla piattaforma voleranno a Parigi 2024, mentre nelle gare sincro serve salire sul podio per ricevere il biglietto per la Francia.

Nei tre metri maschili la concorrenza è davvero elevatissima come dimostrano i Mondiali dello scorso anno, con Lorenzo Marsaglia e Giovanni Tocci che non riuscirono a centrare la finale dai tre metri, con il calabrese che riuscì a riscattarsi almeno dal metro chiudendo decimo con anche moltissimi rimpianti (aveva vinto il preliminare). Ai due azzurri servirà poi la gara perfetta nel sincro per cercare di provare a centrare il podio, che vorrebbe dire biglietto per le Olimpiadi.

Passando al femminile, Chiara Pellacani si presenta come la campionessa europea in carica dai tre metri e chiaramente la romana vuole ben figurare anche a livello mondiale. Il vero obiettivo della romana è quello di ottenere il pass olimpico nel sincro con una Elena Bertocchi che avrà una condizione decisamente migliore rispetto agli Europei e che può anche essere protagonista nella gara dal suo metro.

Dalla piattaforma Sarah Jodoin Di Maria ha tutte le possibilità di volare in Francia con anticipo, visto che lo scorso anno ha concluso con uno strepitoso settimo posto. Molto difficile il compito di Riccardo Giovannini, bronzo individuale, ma il giovane azzurro si proverà a giocare le sue carte.

La vera carta da medaglia per l’Italia è una gara non olimpica ed è quella del sincro misto dai tre metri con la formidabile coppia Chiara Pellacani/Matteo Santoro. Le due giovani stelle azzurre si sono messe al collo un altro oro europeo qualche settimana fa e difendono l’argento scintillante degli ultimi Mondiali. Ripetersi dietro la Cina sarebbe già un risultato fenomenale.

FOTO: LaPresse