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Pallanuoto

Pallanuoto, ancora i maledetti rigori: il Settebello cede alla Serbia ed è fuori dai Mondiali

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Un anno dopo sono nuovamente i rigori a fare male alla Nazionale italiana di pallanuoto. In quel di Budapest erano costati l’oro, ai Mondiali di Fukuoka invece arriva l’eliminazione precoce: ai quarti di finale in terra nipponica il Settebello viene sconfitto per 15-14 dalla Serbia. Epilogo a sorpresa visto che gli azzurri di Sandro Campagna partivano nettamente favoriti, con i campioni olimpici in carica che stanno affrontando un nuovo ciclo ed erano reduci da diverse delusioni in campo internazionale. Niente pass per Parigi 2024 (ci saranno altre occasioni), ma soprattutto niente lotta per le medaglie (azzurri che erano reduci dall’argento di Budapest e l’oro di Gwangju).

Parte forte la Serbia che si trova in vantaggio 2-0 dopo pochi minuti. A suonare la sveglia in casa Italia ci pensa Giacomo Cannella: uno-due dell’attaccante recchelino, prima con l’uomo in più e poi con una palombella, nel mezzo la rete dal centro di Lorenzo Bruni per il sorpasso. Il primo periodo si chiude però sul 3-3 con il rigore di Drasovic. Equilibrio che regna sovrano anche nella seconda frazione: è un botta e risposta tra Edoardo Di Somma (prima in superiorità poi su rigore) e Rasovic per il 5-5 a metà gara.

Un terzo periodo pieno di reti nel quale però non c’è stato neanche un break, sempre singolo vantaggio per le due squadre. In casa azzurra a segno sempre in superiorità numerica: Presciutti, Velotto, Bruni (rete bellissima per il centroboa tricolore, in una posizione insolita) e Di Fulvio, ma i serbi rispondono presenti anche loro con l’uomo in più. Il quarto conclusivo è ad altissima tensione: l’Italia ovviamente si affida a Di Fulvio che trova due volte il sorpasso, ma i serbi entrambe le volte centrano il pari, l’ultima nell’ultimo minuto (pochi secondi prima la traversa di Cannella che sarebbe valsa il +2). Si va ai rigori.

Sbaglia Di Somma, para anche Del Lungo su Misovic, poi l’errore decisivo è di Damonte. Festa serba, delusione azzurra.

Italia-Serbia 14-15

Italia: Del Lungo , F. Di Fulvio 3, Damonte , Marziali , A. Fondelli , Cannella 2, Velotto 1, Echenique , Presciutti N. 1, Bruni L. 2, Di Somma E. 2, Dolce , Nicosia . All. Campagna

Serbia: Misovic , Radulovic , Rasovic 4, Randelovic , Lazic 1, Milojevic , Drasovic 1, Jaksic 2, Jankovic , Ubovic 1, Vucinic 1, Martinovic 1, Mitrovic . All. Stevanovic

Arbitri: Zwart (Ned), Ohme (Ger)

Note

Parziali: 3-3 2-2 4-4 2-2 Regolamentari 11-11. Finale 14-15. Tiri di rigore: Fondelli (I) gol, Rasovic (S) gol; Di Somma parato, Misovic parato; Di Fulvio gol, Vucinic gol; Presciutti gol, Jaksic gol; Damonte parato, Radulovic gol. Superiorità numeriche: Italia 8/13 + un rigore, Serbia 7/12 + 2 rigori di cui uno parato da Del Lungo a Rasovic a 7’30 del secondo tempo, sul 5-5. Uscito per limite di falli Dolce (I) a 1’30 del quarto tempo. Mitrovic (S) in porta. Spettatori 300 circa.

Foto di Giorgio Scala/DBM