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Nuoto, la Cina fa tremare l’Italia verso la staffetta 4×100 mista: asiatici in pole per l’oro?

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Terminata la seconda giornata dei Mondiali 2023 di nuoto a Fukuoka (Giappone) e l’Italia, dopo due giorni di gare, può vantare un ottimo bottino: 1 oro e 2 argenti. Medaglie frutto delle qualità strepitose di Thomas Ceccon nei 50 delfino e della grande consistenza di Nicolò Martinenghi nei 100 rana e della 4×100 stile libero, di cui Ceccon ha fatto parte.

Bel Paese che sta confermando un rendimento elevato anche in questa rassegna iridata, anche se dar seguito all’oro iridato nella 4×100 mista maschile dell’anno scorso sarà molto difficile. Se è vero che Ceccon è più o meno nella condizione del 2022 a Budapest, visti anche i crono nei 100 dorso, Martinenghi non è in quella forma e le incognite su Federico Burdisso (farfallista) non mancano. Discorso diverso per Alessandro Miressi, più in palla rispetto alla competizione nella Duna Arena.

La Cina, da questo punto di vista, fa paura. Una differenza sostanziale nasce proprio dalla rana dove Qin Hayang (oro quest’oggi in 57.69) ha rifilato oltre un secondo a Martinenghi, contando che nel dorso tra Ceccon e Xu Jiayu la differenza potrebbe essere minima. In tutto questo, la compagine cinese può vantare il miglior interprete stagionale nei 100 sl Pan Zhanle (47.22), seppur battuto da Miressi nella prima frazione della 4×100 sl in Giappone, e un buon farfallista come Wang Changhao da 51.45

Sarà da capire anche in quale condizione gli atleti arriveranno, dal momento che la mista è posta in chiusura della manifestazione. Di sicuro, il potenziale cinese è molto alto.

Foto: LaPresse