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Nuoto, Benedetta Pilato punta tutto sui 50 rana. Le avversarie sulla strada del podio ai Mondiali

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Al gala della velocità della rana ancora una volta una delle “dame” più attese è lei, Benedetta Pilato che quest’anno giocoforza ha fatto un passo indietro, tornandosi a concentrare sui 50, la specialità che le ha permesso di farsi conoscere in tutto il mondo e che può regalarle ancora tante soddisfazioni. Benedetta Pilato ha dimostrato tutta la sua classe l’anno scorso vincendo al Mondiale a all’Europeo in casa quei 100 rana che sono stati per i primi anni della sua carriera, costellati di successi nei 50, argomento di discussione e a volte anche di scontro con chi la sollecitava a crescere nella specialità olimpica.

Se, nell’anno più difficile, conquisti un’insperata qualificazione ai Mondiali durante un Campionato Italiano che non hai preparato perfettamente, significa una volta di più che il buono c’è e potrebbe di nuovo emergere nell’appuntamento clou della stagione, il Mondiale di Fukuoka che è alle porte.

L’anno più difficile, per un nuotatore, spesso combacia con l’esame di maturità. Benedetta Pilato non si è mai nascosta: agli studi ci ha sempre tenuto e spesso ha fatto delle rinunce anche pesanti lato sport per poter restare al pari con gli studi, basti ricordare la Dad a Budapest durante la prima edizione della ISL, o la rinuncia a qualche meeting primaverile per non perdere di vista le lezioni nel momento cruciale dell’anno scolastico.

La priorità, da settembre in poi, si è divisa in tre: il nuoto, la preparazione dell’esame di maturità e la risoluzione di alcuni problemi fisici che l’hanno tormentata nelle scorse stagioni. Ora che i primi due problemi sono risolti (la maturità lo è, i problemi fisici si spera), Benedetta Pilato si può concentrare sul nuoto. La certezza è che la tarantina arriva all’appuntamento giapponese senza troppa benzina in corpo e questo fa sì che, solo per questa occasione, forse la cartuccia più importante da sparare, Benedetta Pilato l’abbia tenuta per i 50 (gara per cui è qualificata), un ritorno di fiamma quasi obbligato che non è un passo indietro, semmai un passaggio per arrivare pronta alla stagione che porta a Parigi 2024.

Cosa aspettarsi da Benedetta Pilato? Un 50 rana di qualità, la capacità di reggere il ritmo delle più forti. Una medaglia in questa gara sarebbe già un grande risultato magari da unire a un po’ più di sicurezza nell’affrontare quel 100 con cui ha trovato il feeling giusto lo scorso anno e che potrà riservarle ancora tante soddisfazioni. Ma chi sono le più forti? Due in particolare saranno da guardare con grande attenzione, la campionessa del mondo ed europea in carica, campionessa olimpica a Londra ben 11 anni fa, e la primatista mondiale stagionale, la sudafricana Lara Van Niekerk. 

Pilato ha le qualità e le capacità per giocarsela alla pari con queste due atlete nella distanza a lei più congeniale ma serve la gara perfetta. Da non sottovalutare altre due avversarie che arrivano entrambe dagli stati uniti e che hanno scritto pezzetti importanti di storia della rana negli ultimi anni, Lilly King (29″77 quest’anno) e Lydia Jacoby (29″81). Da non sottovalutare anche la campionessa europea juniores Eneli Jefimova, capace già di scendere sotto i 30″. 

Foto Lapresse