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Wimbledon 2023, Mattia Bellucci fuori al turno decisivo delle qualificazioni: Stricker si impone in quattro set

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Mattia Bellucci

Si interrompe al terzo e decisivo turno di qualificazione l’avventura a Wimbledon di Mattia Bellucci. L’azzurro, numero 160 al mondo, si arrende a Dominic Stricker in quattro set, 6-3 1-6 6-3 6-4, in due ore e quarantacinque minuti; una prima avventura sull’erba comunque positiva per l’azzurro, anche perché non partiva sicuramente favorito in questa sfida.

Un impegno sicuramente non facile sulla carta, contro un giocatore che sta avendo le sue prime grandi esperienze nel circuito maggiore e che vanta la semifinale alle ultime Next Gen Finals. Questa malizia si vede in chiusura di primo set, dopo sei giochi alquanto equilibrati. Il primo ad avere una chance per chiudere è Bellucci, ma non la sfrutta e ciò si ripercuote sul turno di servizio successivo, dove subisce il break del 5-3. Stricker va a servire per il set, annulla una palla break e si porta a casa la frazione alla terza chance. 

Arriva la reazione di Mattia, un vero e proprio uragano nel secondo set. Dopo aver salvato due chance di 1-2, l’azzurro sale in cattedra e diventa padrone del campo, aggiungendo una buona dose di cinismo: due break consecutivi e in poco più di mezz’ora rimette le cose a posto, guadagnandosi almeno il quarto set. 

In questa lotta tra mancini, esce fuori piano piano la maggiore adattabilità di Stricker all’erba. Essendo titolare di un gioco più potente, alza l’affidabilità al servizio dal terzo set in poi, vestendo i panni del cinico; attende il momento di calo di Bellucci al servizio, che arriva puntualmente all’ottavo gioco, sfrutta l’unica palla break a disposizione e si porta in vantaggio 2-1.

E il canovaccio si ripete anche nel quarto set, concedendo all’azzurro solo tre punti sul suo servizio (7/7 con la seconda), mentre Mattia paga dazio: alla quinta palla break deve alzare bandiera bianca e il numero 117 del mondo si impone in quattro set. 

Bellucci può recriminare un po’ sui tanti errori non forzati concessi, 38; meno rispetto a quelli di Stricker (45) ma la forbice sui vincenti è davvero ampia (41-24). Dal terzo set in poi lo svizzero alza la resa al servizio: 30/37 con la prima, 12/19 con la seconda con nessuna palla break concessa, e alla fine Bellucci, ancora poco abituato a queste distanze, può solo arrendersi.

Foto: Livemedia/Roberta Corradin