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Roland Garros, la rivelazione di Seyboth Wild: “La mia famiglia era nazista, il mio bisnonno il mentore di Hitler”

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Seyboth Wild

Secondo quanto scrive il quotidiano brasiliano O Globo, il tennista verdeoro Thiago Seyboth Wild avrebbe rivelato, all’inizio della relazione con l’influencer Thayane Lima, che la sua famiglia, che vive nell’interno del Paraná, aveva un legame con il nazismo. Il loro matrimonio è durato un anno e otto mesi ed ora il tennista deve rispondere di una querela per violenza domestica nei confronti dell’ex moglie.

Secondo quanto riportato, mostrando anche gli screenshot delle conversazioni su WhatsApp tra i due, in uno scambio di messaggi tra Thayane ed il suo ex marito, lei chiede: “A tua madre non piacciono i gay, i neri e gli ebrei, è così?” E Thiago risponde: ““.

In seguito Thiago scrive: “La mia famiglia, da parte di mia madre, è nazista. Letteralmente“. E continua: “Il mio bisnonno, il padre del padre di mia madre… era il mentore di Hitler… fu lui a portarlo dall’Austria e ad insegnare la vita ad Hitler“. Il tennista ha poi inviato le foto di un album di famiglia in cui evidenzia il familiare accanto al dittatore tedesco: “Hitler sull’attenti proprio davanti al bisnonno“.

Thayane aveva già raccontato questa storia sui suoi social network. Tramite l’ufficio stampa, i familiari di Thiago hanno affermato di “rinnegare con veemenza questi commenti“. Inoltre Thiago Wild, tramite il suo ufficio stampa, ha inviato una nota a O Globo.

Alla luce di alcuni articoli e post pubblicati durante questa settimana su di me, vorrei chiarire che i processi in corso in Brasile, così come un procedimento penale in cui compaio come vittima, sono oggetto di segreto. Ciò significa che non posso fare dichiarazioni, commenti o esporre conversazioni, e ciò dovrebbero valere anche per la controparte, secondo un’ingiunzione emessa il 16/09/2021 dalla magistratura dello Stato di Rio de Janeiro. Ma soprattutto voglio ricordare e ribadire che non c’è stato processo, quindi non posso essere giudicato colpevole.

Non ho ancora ricevuto l’atto di citazione emesso dal Pubblico Ministero di Rio de Janeiro in quanto non ho più una residenza fissa in Brasile. Ho trascorso gli ultimi mesi allenandomi in Argentina o gareggiando in altri Paesi. Lo stesso accade con la controparte, anch’essa non menzionata perché non residente in Brasile.

Ad ogni modo, i miei avvocati hanno già notificato alla Giustizia l’indirizzo dei miei genitori nel Paraná. In questo momento sono completamente concentrato sulla mia carriera, sono tornato ai massimi livelli di gioco e sono fiducioso che la mia innocenza sarà dimostrata a tempo debito. Thiago Wild“.

In un ulteriore comunicato stampa inviato ad O Globo, inoltre, Thiago Wild ha affermato che la famiglia non è mai stata d’accordo con “atteggiamenti razzisti, nazisti o omofobi“.

Le stampe pubblicate dal quotidiano O Globo sia nell’edizione cartacea di oggi (3/6) che ieri sul sito web www.oglobo.com.br portano i lettori ad un’errata comprensione delle posizioni mie e della mia famiglia. Io e i miei genitori non abbiamo mai avuto o concordato con atteggiamenti razzisti, nazisti o omofobi e rifiutiamo con veemenza la campagna diffamatoria in corso. Le misure legali saranno prese immediatamente. Thiago Wild“.

Foto: LaPresse