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MotoGP, Francesco Bagnaia e il rapporto pessimo con il Sachsenring da esorcizzare

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Francesco Bagnaia saluta il Mugello con una doppia vittoria di notevole importanza per la sua annata e, soprattutto, per la sua rincorsa verso il bis iridato e si rimbocca le maniche per il penultimo appuntamento prima delle vacanze estive. In rapida successione, infatti, vivremo i Gran Premi di Germania e Olanda, poi arriverà il “rompete le righe”. 

Il portacolori della Ducati vuole mantenere la manopola del gas al massimo per andare a chiudere un Mondiale di MotoGP 2023 che, per quanto visto sino ad ora, lo vede come grande favorito. Ma, per sua sfortuna, il calendario della classe regina lo mette di fronte ad uno dei suoi “spauracchi” ovvero il tracciato del Sachsenring. Non un rapporto di “odio-amore” per il pilota torinese, anzi la parola “amore” proprio non c’è, dato che nella sua carriera nel Motomondiale vi ha totalizzato un solo podio, per giunta non in MotoGP.

All’esordio assoluto nel Motomondiale, stagione 2013, “Pecco” non va oltre un 30° posto al Sachsenring. Nella stagione successiva, sempre nella classe più leggera, addirittura non prese parte alla gara. Le cose non vanno meglio nel 2015, con una caduta. Nell’ultimo anno della Moto3, finalmente, un risultato accettabile per il classe 1997, che centra la decima posizione nella pista della Sassonia.

Nel 2017 Bagnaia sbarca in Moto2 e centra il podio, con un terzo posto nella gara vinta da Franco Morbidelli. Nel 2018 di nuovo un paso indietro con un 12° posto nella classe mediana. Si arriva al 2019 e, nel primo anno della classe regina, “Pecco” chiude il GP di Germania con un modesto 17° posto. Nel 2020 la gara non viene disputata dopo lo stravolgimento del calendario post-pandemia, quindi si torna in azione nel 2021. Vittoria del solito Marc Marquez e quinto posto per il pilota torinese.

Torniamo a 12 mesi fa, edizione 2022. Quella della caduta in curva 1 mentre Quartararo se ne va verso una vittoria che sembra andare a chiudere ogni discorso a livello di titolo. Come ben sappiamo, invece, le cose sono andate in maniera ben differente. Quello è diventato il weekend della svolta, che ha fatto svoltare l’annata del ducatista, fino ad andare a vincere il suo primo titolo in MotoGP.

Foto: Valerio Origo