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MotoGP, ad Assen per l’Italia arriva la doppietta numero 72. Raggiunti gli Stati Uniti. E si sta rimontando sulla Spagna!

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Marco Bezzecchi Francesco Bagnaia

Assen, teatro della prima doppietta italiana in MotoGP del 2023. I piloti del nostro Paese avevano vinto 5 delle prime 7 gare della stagione, lasciandone sul piatto solo due, abbrancate dagli spagnoli. Però, quest’anno, mai nel giorno del successo di un centauro tricolore si era visto un connazionale attestarsi alla piazza d’onore. Un’anomalia vaporizzatasi in Olanda, dove Francesco Bagnaia ha preceduto sul traguardo Marco Bezzecchi.

Forse non è un caso che l’uno-due sia stato firmato proprio dagli italiani più competitivi della stagione corrente. D’altronde, tra infortuni e difficoltà altrui assortite, oltre a Pecco e al Bez, solamente Luca Marini si è proposto nelle prime tre posizioni, peraltro occasionalmente. Ma che importa? Oggi, nella Cattedrale del Motomondiale, è arrivata una doppietta tricolore.

Non capitava da otto mesi, cioè da quando Bagnaia ed Enea Bastianini chiusero rispettivamente primo e secondo il Gran Premio di Malesia 2022. L’Italia ha oggi raggiunto gli estinti Stati Uniti a quota 72 doppiette nella storia della classe regina. Solo la Spagna, con 78, ha raccolto più uno-due nell’arco dei tre quarti di secolo di vita della categoria. Attenzione, però, perché c’è un trend piuttosto chiaro.

MotoGP, Francesco Bagnaia unica vera stella di un firmamento solcato da tante meteore

A cominciare dal 2022, il vento è cambiato. La nazione iberica aveva superato il nostro Paese grazie alla messe di trionfi raccolta con i vari Marc Marquez, Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa. Cionondimeno, il tempo passa per tutti. C’è chi si ritira e chi, complice un infortunio dopo l’altro, imbocca la parabola discendente. Viceversa, con “i ragazzi del 97-98” ormai nel firmamento (Bagnaia, Bezzecchi, Bastianini e, perché no, lo stesso Marini) l’Italia ha invertito la tendenza, iniziando a recuperare terreno.

Oggi si riduce di una tacca il distacco dagli spagnoli, aggrappati soprattutto a Jorge Martìn per l’immediato futuro. È uno, però, e le doppiette non possono essere completate in solitudine. Per il resto, gli iberici da corsa si stanno tutti avvicinando alla trentina e da dietro “rampa” solo Pedro Acosta, ancora tutto da pesare in MotoGP. Insomma, la remuntada… pardon, la rimonta, dell’Italia proseguirà ulteriormente sino al controsorpasso?

Foto: MotoGPpress.com