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Calcio

L’Italia verso la Nations League: tra lo zoccolo nerazzurro, bomber Retegui e prestiti all’Under 21

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Da sinistra: Barella - Donnarumma - Bonucci

Si va verso il 3-5-2. O quanto meno l’impressione è questa. Magari con la coppia di bomber Retegui-Immobile davanti e lo zoccolo nerazzurro dietro. L’Italia che giovedì 15 giugno sfiderà la Spagna a Enschede, in Olanda, nella seconda semifinale della Nations League sembra avere tracciato una nuova rotta. Gli indizi vengono dalle convocazioni di Roberto Mancini, che ha deciso di “prestare” all’Under 21 Tonali e Scalvini puntando sull’esperienza di giocatori più pronti. E rinunciando ancora una volta a Locatelli. Mosse che stanno facendo discutere ma probabilmente condivise con il Club Italia, che mira a un duplice obiettivo: fare bene in Nations League e agli Europei Under 21, qualificandosi alle Olimpiadi.  

Le esclusioni che hanno fatto più rumore sono due: quelle di Romagnoli e Zaccagni. I due laziali hanno disputato un’ottima stagione. Maurizio Sarri, al secondo anno sulla panchina biancoceleste, ha fatto benissimo, chiudendo al secondo posto in Serie A. Un risultato ottenuto grazie alla seconda miglior difesa del torneo dietro al Napoli con 30 reti subite e alle super prestazioni dell’esterno, capace di mettere insieme 10 gol e 7 assist. Al di là dei discorsi legati al “gran rifiuto” dell’estate scorsa di Zaccagni, lasciarli a casa è un segnale forte. E forse ha inciso il fatto che entrambi sono perfetti per il 4-3-3 ma meno per il 3-5-2.

Addio 4-3-3, altrimenti…

Se così non fosse la loro mancata convocazione sarebbe obiettivamente strana. Perché se è vero che Gnonto e Chiesa posso agire da esterni in un tridente, al pari di Zaniolo, è altresì giusto sottolineare come Romagnoli meritasse molto più di Bonucci di far parte dei 23. Forse anche di Toloi. Sia per la stagione disputata che per caratteristiche tecniche qualora Mancini optasse per una difesa a 4 – è abituato ad agire in una linea a 4 ed è l’unico mancino oltre ad Acerbi, che di contro dà il meglio giocando a 3 -. I due veterani, d’altro canto, sono perfetti e darebbero ampie garanzie nel caso in cui il Ct accantonasse il 4-3-3 in favore del 3-5-2. Sempre che il fisico li sorregga.

Nei prossimi giorni, quando gli azzurri scenderanno in campo per preparare la sfida alla Spagna di De La Fuente, inizieremo a capire meglio cosa passa per la testa di Mancini. Il gruppo definitivo si radunerà domenica pomeriggio, dopo la finale di Champions League tra Inter e Manchester City. E volerà in Olanda mercoledì. Ma nel frattempo da Coverciano arriveranno senz’altro indicazioni sulle idee tattiche del Ct. Che ha perso Berardi e Pessina per gli infortuni patiti nell’ultimo turno di campionato e che sembra intenzionato a puntare forte sul blocco nerazzurro composto da Darmian, Acerbi, Dimarco e Barella.

Le soluzioni con il 3-5-2

Le opzioni a disposizione di Mancini comunque sono tante. Anche in caso di 3-5-2. La certezza è Donnarumma, che sarà ancora una volta il numero uno azzurro. A destra nella difesa a 3 sarebbe ballottaggio tra Darmian e Toloi. E lo stesso accadrebbe in mezzo tra Acerbi e Bonucci. L’unico sicuro del posto sarebbe Bastoni. A centrocampo la regia verrebbe affidata a uno tra Jorginho e Verratti mentre come mezze ali ci sarebbe l’imbarazzo della scelta: Barella è inamovibile, Cristante garantisce fisicità e senso tattico, Frattesi inserimenti e pressione a tutto campo, Pellegrini qualità e classe. Sulle fasce il duo Di Lorenzo-Dimarco sarebbe scontato, con Spinazzola alternativa di lusso.

E in attacco? Beh, l’ipotesi più logica sembrerebbe essere il tandem Immobile-Raspadori. Con Retegui alternativa a Ciro e il pupillo di Mancini finalmente nel suo ruolo naturale: seconda punta libera di svariare su tutto il fronte offensivo. A quel punto Chiesa, Gnonto e Zaniolo diventerebbero armi da utilizzare a gara in corso per dare fiato all’ex Sassuolo, che quest’anno ha giocato poco anche per via di un infortunio, oppure per cambiare modulo passando al tridente. Insomma,  nonostante tutto le opzioni non mancano. Ma a prescindere dagli interpreti per battere la Spagna serviranno cuore, gambe e testa. Ovviamente dipinte d’azzurro.

I 23 CONVOCATI DI ROBERTO MANCINI

PORTIERI: Donnarumma (PSG), Meret (Napoli), Vicario (Empoli)

DIFENSORI: Bonucci (Juventus), Di Lorenzo (Napoli), Acerbi (Inter), Darmian (Inter), Bastoni (Inter), Dimarco (Inter), Spinazzola (Roma), Toloi (Atalanta)

CENTROCAMPISTI: Cristante (Roma), Frattesi (Sassuolo), Jorginho (Arsenal), Barella (Inter), Pellegrini (Roma), Verratti (PSG), Zaniolo (Galatasaray)

ATTACCANTI: Chiesa (Juventus), Gnonto (Leeds), Immobile (Lazio), Raspadori (Napoli), Retegui (Tigre)

Foto: Lapresse