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Formula 1

F1, la Ferrari può giocarsela con Verstappen nel GP d’Austria? Red Bull con qualche dubbio sul degrado degli pneumatici

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Carlos Sainz

Finalmente qualche segnale di risveglio in casa Ferrari, davvero in grande spolvero nel venerdì di Spielberg sia nella sessione di prove libere che (soprattutto) nelle qualifiche per il Gran Premio d’Austria 2023, valevole come nono appuntamento stagionale del Mondiale di Formula Uno. La Scuderia di Maranello ha archiviato un secondo e terzo posto con Charles Leclerc e Carlos Sainz alle spalle del solito Max Verstappen.

Le Rosse hanno messo sotto pressione l’olandese della Red Bull, che però ha reagito da campione non sbagliando nel momento decisivo e completando un time-attack sufficiente per respingere l’attacco delle SF-23. Leclerc in particolare si è avvicinato a soli 48 millesimi dal tempo di Max, mentre Sainz si è attestato a poco meno di due decimi dalla pole.

A questo punto c’è grande curiosità per capire se la Ferrari potrà giocarsela per davvero con Verstappen domenica nel GP austriaco. La giornata di domani in tal senso fornirà già delle indicazioni interessanti, pur con l’incognita meteo (è prevista pioggia) che potrebbe stravolgere i valori in campo nella Sprint Shootout e nella Sprint Race.

In Red Bull comunque non ci sono tutte le certezze degli ultimi mesi, soprattutto per quanto visto nell’unica sessione di prove libere odierna sul tracciato stiriano. Entrambe le RB19 hanno evidenziato un consumo anomalo degli pneumatici durante la simulazione di passo gara, costringendo il team ad una sostanziale modifica di set-up che ha sicuramente funzionato a livello di giro secco.

Resta l’incognita del long-run, perché Verstappen e Perez non hanno fatto in tempo ad effettuare uno stint con il nuovo assetto (che resterà invariato per tutto il weekend causa parco chiuso). A prescindere dai punti interrogativi sorti all’interno del box dei campioni del mondo, la compagine capitanata da Frederic Vasseur può proiettarsi al sabato e alla domenica con cauto ottimismo anche grazie ai buoni riscontri emersi nella simulazione di gara a livello di gestione delle gomme.

Foto: Lapresse