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Tennis: Andy Murray e quella vittoria Challenger a quasi 18 anni dalla precedente

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Andy Murray

C’è una statistica particolare che riguarda Andy Murray, e si attiva in virtù della sua vittoria al Challenger 175 di Aix-en-Provence, in Francia. L’ex vincitore Slam e numero 1 del mondo, dopo la precoce eliminazione a Madrid, ha messo piede in Francia e si è imposto mostrando buona condizione in termini di terra rossa.

Lo scozzese torna a conquistare un Challenger a ben 17 anni e 8 mesi dall’ultimo successo in tal senso, quello a Binghamton nel 2005. Fa quasi sorridere ricordare i giocatori di quel torneo: l’israeliano Harel Levy, l’indiano Harsh Mankad, l’allora americano (tornato poi alla Russia anni dopo) Alex Bogomolov Jr., l’USA Brian Baker e il colombiano Alejandro Falla.

Tolto Mankad, sono tutte figure che hanno spiccato ad alti livelli: Levy per la verità aveva già vissuto gli anni migliori, ma è pur sempre giunto fino al numero 30 ATP. Quanto a Bogomolov, nel 2011 è arrivato al 33° posto, mentre la storia di Brian Baker è ai limiti dell’incredibile, con ben 14 interventi chirurgici in una carriera nella quale è riuscito lo stesso ad arrivare agli ottavi a Wimbledon. E quanto a Falla, è stato valido giocatore anche sull’erba (Roger Federer ne sa qualcosa).

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Quest’anno, invece, Murray ha sconfitto il francese Gael Monfils (sì, Murray-Monfils in un primo turno Challenger: a volte il destino è questo), poi di seguito altri tre padroni di casa: Laurent Lokoli, il 2004 Luca Van Assche e Harold Mayot, prima di sconfiggere in finale l’americano Tommy Paul. Va ricordato che ai 175 solo i top ten non possono partecipare; gli altri sì, e sono eventi inseriti nelle seconde settimane dei Masters 1000 lunghi al fine di dare opportunità di campo.

Con questo successo, fra l’altro, il nativo di Dunblane torna nei primi 50, issandosi al numero 42. Sembra davvero vicino il momento in cui, a 35 anni, potrebbe anche ritornare a far parte del novero delle teste di serie in uno Slam.

Foto: LaPresse

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