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Roland Garros 2023, Novak Djokovic cita Kobe Bryant: “Nessuno odia i buoni, ma i più grandi”

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Novak Djokovic

Non sono state ore facilissime per Novak Djokovic, in avvicinamento al secondo turno del Roland Garros 2023. Il campione nativo di Belgrado, che dà la caccia al suo 23° Slam, è finito al centro delle polemiche per quanto ha scritto poco dopo aver vinto il primo incontro con lo statunitense Aleksandar Kovacevic (6-3 6-2 7-6 (1)).

Il Kosovo è il cuore della Serbia. Stop alla violenza!“, il messaggio di Djokovic che così ha voluto dare il suo appoggio alla popolazione serba nel nord del Kosovo, dove è tornata alta la tensione interetnica con scontri fra truppe della Kfor e dimostranti serbi contrari ai nuovi sindaci di etnia albanese, eletti nei quattro maggiori Comuni del nord a maggioranza serba (fonte: ANSA).

Parole che hanno suscitato delle reazioni via social e anche da parte del ministro dello sport francese, Amélie Oudéa-Castéra, che ha criticato quanto scritto da Nole: “Quando vogliamo mandare messaggi in difesa dei diritti umani, messaggi che uniscono persone sulla base di valori universali, un atleta è libero di farlo. Ma in questo caso parliamo di un messaggio militante e politico e questo non deve accadere nuovamente“.

Ecco che a Sasa Ozmo di Tennis Majors, Djokovic ha citato un’icona del basket come Kobe Bryant: “Non sono sorpreso dagli attacchi che ho ricevuto, sarebbe strano il contrario. Come diceva Kobe: “Gli haters sono un bel problema da avere. Nessuno odia i buoni, ma i più grandi”. Io non odio nessuno, non nutro alcun tipo di emozione di questo tipo e cresco i miei figli proprio secondo questo modo di fare. L’odio è un’emozione orrenda. Non cambierei nulla della mia vita perché ho fatto tutto al meglio delle mie possibilità in quel momento. Sì, ho commesso molti errori, ma almeno ero autentico, ero me stesso. Io ho scelto di essere così, non per rispettare lo standard dell’establishment“, ha dichiarato il serbo.

Foto: Lapresse