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Roland Garros 2023, Elisabetta Cocciaretto: “La miglior partita della mia vita. Mi sentivo che avrei affrontato Swiatek…”

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Elisabetta Cocciaretto

Un bel sorriso sul Suzanne Lenglen. Elisabetta Cocciaretto si è regalata la partita che voleva e la ceca Petra Kvitova (testa di serie n.10) è stata sconfitta nel primo turno del Roland Garros 2023. Un grande incontro quello disputato dalla coriacea e simpatica ragazza allenata da Fausto Scolari. Con il punteggio di 6-3 6-4, la tennista azzurra ha ottenuto il primo successo in carriera contro una giocatrice della top-10, replicando nello stesso giorno quanto aveva fatto Fabio Fognini contro il canadese Felix Auger-Aliassime.

Indubbiamente, Kvitova non era al top della forma, visti i problemi fisici che avevano costellato il suo ultimo periodo, oltre al fatto che la terra rossa non è la sua superficie preferita. Tuttavia, Cocciaretto è stata abile nell’esprimere il suo gioco, fatto di grande anticipo, togliendo il tempo all’avversaria e non permettendole di esprimere tutta la sua potenza.

Penso che sia stata la miglior partita della mia vita, ho sconfitto una campionessa Slam e per me è motivo di grandissima soddisfazione. Tuttavia, già da domani si tornerà in campo per preparare al meglio il prossimo incontro e dare il 100% per vincere“, le prime parole in inglese della tennista nostrana in conferenza stampa.

Parlando del confronto con la ceca, Elisabetta ha spiegato i dettagli del suo piano tattico: “Ho cercato di giocare molto vicino alla riga di fondo, per comandare gli scambi e rubarle il tempo. Lei è una tennista che, se ha modo di tirare, diventa molto difficile da affrontare perché la sua palla viaggia tanto ed è in grado di realizzare vincenti da ogni zona del campo. Per questo la mia strategia era di allungare il più possibile gli scambi, per farle capire che anch’io c’ero sempre per controbattere. Certo, in alcuni casi non ci sono riuscita (sorride)”.

Cocciaretto ha poi rivelato un episodio curioso: “Alla vigilia mi sentivo che sarei stata sorteggiata con una top-10 al primo turno e pensavo che avrei dovuto giocare contro Iga Swiatek (n.1 del mondo). Quando ho saputo che dovevo giocare contro Kvitova, ammetto che ero un po’ preoccupata, pensando che le condizioni fossero veloci come quelle dell’anno scorso. In realtà, i campi sono un po’ più lenti. Mi sono quindi preparata per affrontare una mancina come la ceca e mi sono concentrata esclusivamente sul mio gioco“.

Nel secondo turno l’azzurra dovrà affrontare la n.128 del mondo, Simona Waltert, ma non c’è assolutamente l’idea che possa essere una partita più facile. In questo modo Elisabetta ha risposto alla domanda di Vanni Gibertini (Ubitennis): “La classifica conta relativamente perché sono tutti match difficili, basti pensare alla sconfitta di Bencic contro una tennista fuori dalla top-100. Ogni avversaria ha caratteristiche di gioco che possono metterti in difficoltà. Personalmente, io penso partita dopo partita, anche perché il mio obiettivo è quello di migliorarmi tutti i giorni, cercando di replicare quello che faccio in allenamento. Il risultato è una conseguenza. Sinceramente, spero di disputare tanti incontri di alto livello. La partita della vita mi piacerebbe farla a Wimbledon, ma il mio obiettivo è quello di affrontare tanti match di questa qualità“.

A conclusione, una considerazione sul modo in cui i risultati delle altre italiane possano essere da stimolo: “Credo che tra noi c’è un rapporto tale che se l’altra vince si ha una motivazione in più. Per esempio, Lucia (Bronzetti ndr) ha vinto la settimana passata un torneo ed è uno stimolo per me. Lo stesso discorso vale se si pensa a quello che ha fatto Martina (Trevisan ndr) in passato a Parigi. Lo sport è questo e penso che in passato Errani, Vinci e Pennetta si siano spinte a vicenda, secondo questa filosofia. I risultati che hanno ottenuto parlano per loro“.

Foto: LiveMedia/Jean Catuffe/DPPI