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Ciclismo

‘La Fagianata’ di Riccardo Magrini: “Frigo mi ricorda Basso. Roglic favorito, Almeida migliorato in salita”

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Riccardo Magrini

A SORPRESA NON HA VINTO BEN HEALY

Ha perso perché è un po’ in calo rispetto a Fossombrone, anche se comunque è andato forte, fortissimo. È stato un peccato per Frigo: avrebbe vinto se Healy non avesse risposto subito al suo contropiede. Ha fatto tutto in maniera perfetta, gli è mancata un po’ di fortuna, se la meritava la vittoria, ha fatto una bella corsa. Il finale è stato entusiasmante.

FRIGO FA BEN SPERARE

È stato molto bravo Frigo, non si è mai arreso. Assomiglia a un Ivan Basso prima maniera. Se ha avuto le energie per fare quello che ha fatto, significa che il recupero ce l’ha. È un ragazzo giovane che deve maturare, sappiamo che i nostri italiani hanno bisogno di più tempo.

LA GRAN BRETAGNA SI È FATTA SCAPPARE BEN HEALY

Ben Healy ha fatto uno scatto molto bello, è tutto da scoprire vista l’età, però può diventare uno di quelli buoni per le corse a tappe. L’unico tallone d’Achille che ha è la cronometro, ma in salita va davvero forte e ha personalità.
In Gran Bretagna era un po’ chiuso e quindi ha scelto l’Irlanda sfruttando il doppio passaporto, però a tutti gli effetti è un inglese. Sono scelte.

IL JOAO ALMEIDA CHE NON TI ASPETTI

Gli uomini di classifica aspettano l’ultimo giorno… Almeida ha fatto uno scatto e sono rimasti in 8, significa che la stanchezza c’è e si fa sentire. Mi auguro che martedì non vada via la fuga. Penso sia il primo scatto che vedo fare a Joao Almeida, in questo Giro e negli anni passati è sempre stato in difesa. È forse calato un po’ a cronometro, ma è migliorato in salita, quindi davvero potrebbe essere il terzo incomodo e sparigliare le carte. Oggi ha fatto uno scatto indicativo, anche se breve.

ROGLIC RESTA IL FAVORITO

Adesso è a maggior ragione il favorito n.1. Il difetto di Roglic era la terza settimana, ma adesso è l’uomo da battere perché sin qui si è gestito bene, lo vedo in crescita totale, pedala bene e avrà anche la cronoscalata dalla sua.

GERAINT THOMAS ATTENDISTA

Thomas sta bene, non dobbiamo dimenticarci che ha vinto un Tour, di sicuro non per caso. Nelle passate edizioni del Giro era stato molto sfortunato. Questa volta mi sembra in palla e sarà una bella lotta. Il favore del pronostico è più su Roglic, ma di sicuro il britannico proverà ad attaccare. Mi sembra che riesca ad andare con rapporti meno duri del passato, quindi questo denota facilità di pedalata. Quando spingi rapporti molto leggeri, significa che stai bene.

OGGI CARUSO SEMBRAVA AVERNE SULLO STRAPPO FINALE

Caruso l’unico problema che ha è la squadra, perché mi sembrano molto rinunciatari alla Bahrain, quasi come se fossero contenti se Buitrago, Caruso e Haig arrivassero tutti e tre in top15 a fine Giro. Per ora il loro è un atteggiamento remissivo. Non so se stiano aspettando una determinata tappa per giocarsi il tutto per tutto o se invece si accontentino, spero proprio di no. Io da Caruso mi aspetto un attacco importante, ma non lo lasceranno andare via facilmente, perché sanno che è forte. La gamba c’è, questo è sicuro: dovrà fare qualcosa se vuole salire sul podio. Secondo me è più forte di 2 anni fa, ha più sicurezza, ha la consapevolezza che lì ci è già arrivato, poi è uscito bene dal Romandia e questo gli dà morale. La condizione lo supporta.

QUESTO CARUSO VALE I VARI GARZELLI, SIMONI E SAVOLDELLI CHE VINCEVANO IL GIRO 20 ANNI FA?

Secondo me sì, vale quei corridori, ma il livello si è alzato tanto rispetto a 20 anni fa. Certo noi avevamo avuto la fantastica nidiata degli anni ’70 che sarà difficile da rivedere a breve.

LEKNESSUND POSSIBILE SORPRESA

Leknessund è ancora lì. Se vanno piano così, non puoi sapere quanto vale veramente. Eppure oggi era lì con i migliori 8… Per ora è la sorpresa, ma penso che in uno dei tapponi possa prendere una ‘ciabattata’: magari non sul Bondone, ma sicuro sulle Tre Cime di Lavaredo.

QUALE SCENARIO TATTICO VERSO IL BONDONE?

Io spero che la Jumbo si metta a tirare, perché devono guadagnare terreno su Thomas, che a cronometro va forte ed avrà a disposizione anche 8 km di pianura prima della scalata al Monte Lussari. Roglic i gregari li ha tutti: Oomen, Kuss, Bouwman, Dennis. Ha una squadra che può fare l’andatura e lo vedo avvantaggiato rispetto a Thomas, a cui di compagni veramente validi restano solo De Plus Plus e Arensman, mentre Sivakov lo vedo in calo.

CHI VINCE SUL BONDONE?

Per me il favorito è Roglic. Non credo che il Bondone possa fare grandi distacchi. Ma dopo il riposo, se prendi la giornata storta, puoi prendere anche un minuto, perché è una salita dove vai via di velocità. Puoi quasi dare più distacchi rispetto alle Tre Cime di Lavaredo, perché con certe pendenze estreme più di una certa velocità non puoi fare. Poi ci sono quattro salite prima del Bondone che possono rendere dura la corsa.

DOPO PIOGGIA E FREDDO, ECCO IL CALDO

Il caldo può essere determinante, oggi ho visto tanti corridori bagnarsi la testa, lo hanno sentito. Dopo due settimane di acqua e freddo, il primo caldo ha sempre fatto dei danni. Può essere una variabile molto importante.

GLI ITALIANI DEL FUTURO: OGGI PARLIAMO DI ALESSANDRO ROMELE 

Quando un corridore vince il Liberazione, è come quando vince Capodarco o Lunigiana. Sono corse di alto livello, dove serve avere determinate qualità. Il Liberazione è una corsa che hanno vinto grandi campioni in passato, anche se devo dire che quest’anno c’era meno qualità rispetto a prima. Aspettiamolo, deve maturare.

LE PUNTATE PRECEDENTI DELLA ‘FAGIANATA’