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Ciclismo

Giro d’Italia 2023, l’altimetria del Monte Lussari: pendenze folli, 5 km fissi al 15,3% e punte del 22%!

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Si decide tutto domani. La lotta per la vittoria del Giro d’Italia 2023 è ristretta a soli tre uomini: Geraint Thomas (Ineos-Grenadiers) e Primoz Roglic (Jumbo-Visma) in prima fila, poco dietro Joao Almeida dietro 59” dalla maglia rosa. Ma una salita come quella del Monte Lussari promette di poter sbriciolare tutte le certezze che si sono create durante questi diciannove giorni di corsa.

I primi 10,8 chilometri sono dei leggeri saliscendi, ma che non sembrano essere troppo differenti rispetto a delle cronometro viste durante i Grandi Giri. Si arriva al primo intertempo e via: cambio di bicicletta e si inizia a salire. Per davvero: diventerà un vero e proprio inferno per tutti coloro che sono ancora in corsa. 

I primi 200 metri, che iniziano sugli 871 metri di altitudine del Ponte Saisera, sono già al 7%. Un minimo assaggio di quello che accade: primo chilometro fra il 13 ed il 18%, nel secondo si resta sul 14% con un primo picco del 22%, di quelli che un amatore potrebbe scendere dalla bicicletta e iniziarla a spingerla a mano. Si continua sempre su queste pendenze fino al primo rilevamento cronometrico: la prima parte di salita, di cinque chilometri ha una media del 15,3%. Massacrante.

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Poi c’è il bosco. Si respira un minimo, con un piccolo tratto al 4%, ma il finale è ancora distruttivo. Rampa al 20% con delle punte al 22%, di nuovo. Scollinamento e, per non farsi mancare niente, gli ultimi 150 metri che saranno infiniti, arrivando al 16%. Non si vedrà l’ora di finirla, questa salita. Ma per qualcuno tra Geraint Thomas, Primoz Roglic o Joao Almeida, questi 150 metri infiniti saranno tra i più dolci della loro carriera.

Foto: LaPresse