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Ciclismo

Giro d’Italia 2023, il Presidente della Regione Valle d’Aosta contrariato per le modiche alla 13ª tappa

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Geraint Thomas

Modifiche che non soddisfano. La prima tappa alpina del Giro d’Italia 2023, la numero tredici di questa edizione della Corsa Rosa, era finita nelle ultime ore sotto osservazione per il maltempo che sta flagellando il Bel Paese in questo maggio decisamente particolare. Non è un caso quanto stia accadendo in Emilia-Romagna.

Ebbene, dopo il taglio del San Bernardo annunciato nei giorni scorsi, le condizioni avverse dal punto di vista meteorologico hanno costretto l’organizzazione a una modifica sostanziale della frazione: partenza da Le Chable, ai piedi della seconda salita di giornata, con una stage di appena 74,6 chilometri.

Una tappa, quindi, che cambia completamente la propria fisionomia, con alcune zone che avrebbero dovuto essere teatro della stessa e invece sono rimaste escluse. E’ il caso della Regione Valle d’Aosta che non vedrà il passaggio dei corridori. Un aspetto sottolineato con grande rammarico dal Presidente della Regione citata, Renzo Testolin.

Abbiamo appreso con grande dispiacere e all’ultimo minuto della decisione riguardante la modifica della tappa del Giro d’Italia che di fatto non prevede il transito dei corridori nella nostra regione. Spiace soprattutto per i disagi causati alla nostra popolazione per la sospensione della circolazione in alcune importanti arterie viarie, richiesta dall’organizzazione del Giro per la sicurezza della corsa. La nostra regione risulta particolarmente penalizzata dalla modifica del programma di oggi, dopo mesi di lavoro preparatorio“, le parole di Testolin a cui si è associato anche l’assessore al turismo e sport, Giulio Grosjacques. (Fonte: ANSA)

La speranza da parte di entrambi è che ci sia un’altra possibilità in futuro: “Speriamo che nei prossimi anni la Corsa Rosa possa passare nuovamente nella nostra Regione in un contesto organizzativo che ne valorizzi il suo territorio e le sue bellezze naturalistiche“.

Foto: LaPresse