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Ciclismo

Giro d’Italia 2023, chi è Marco Frigo: un giovane italiano che sul Colle Braida si è fatto valere

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Marco Frigo

La frazione numero 12 del Giro d’Italia ha visto la quinta vittoria di un corridore in fuga su 10 tappa in linea, con il gruppo degli uomini di classifica che ha affrontato con grande tranquillità i 185 km da Bra a Rivoli. Il successo è andato a Nico Denz, ma tra i corridori più attivi c’è stato l’italiano Marco Frigo. Il suo compagno di squadra Sebastian Berwick ha chiuso al terzo posto, mentre Frigo, attaccando a ripetizione nel finale, ha centrato una buona quinta piazza.

Il corridore della Israel Premier Tech si conferma dunque uno dei giovani corridori italiani più interessanti. Nato il 2 marzo 2000, di Bassano del Grappa, Frigo è al primo anno “tra i grandi”, venendo promosso a fine 2022 dall’Academy del team israeliano. Andiamo a conoscere un po’ meglio caratteristiche e vita sportiva dell’azzurro.

Come tanti giovani corridori italiani, Frigo è passato per la Zalf Euromobil Fior e con quella maglia nel 2019, riuscì a laurearsi Campione d’Italia U23 a soli 19 anni. Poi la decisione di lasciare l’Italia e fare un’esperienza importantissima all’estero: due anni sotto contratto con la SEG Racing Academy, squadra neerlandese che è vera fucina di talenti. Da lì sono passati infatti Edoardo Affini ed Alberto Dainese tra gli azzurri, ma anche e soprattutto Fabio Jakobsen, Thymen Arensman, Koen Bouwman e Cees Bol, tra gli altri.

Dopo due anni di esperienza nei Paesi Bassi, la chiusura del team SEG l’ha portato alla Israel Cycling Academy quando avrebbe potuto già passare tra i pro. Sulla sua scelta lui disse: “Ho fatto belle prestazioni e ho dimostrato di essere ad un buon livello ma sono mancate le vittorie e quindi mi piacerebbe riuscire a cogliere qualche soddisfazione a livello personale”.

Un corridore ambizioso che, in un 2022 in cui si era imposto in una tappa al Circuit des Ardennes contro altri talenti del panorama internazionale, ha dovuto saltare l’importantissimo appuntamento del Tour de l’Avenir a causa di una frattura al polso. Lui si sente corridore da corse a tappe e a quel Tour de l’Avenir avrebbe potuto fare classifica, come dimostrato anche dal quarto posto al Giro della Valle d’Aosta.

Il 2023 di Frigo è iniziato con le esperienze alla Vuelta a San Juan ed alla Settimana Coppi & Bartali, in cui si è trovato a fare da gregario ai suoi compagni di squadra. Poi il Tour of the Alps in cui, alla prima occasione in cui ha avuto libertà, ha centrato la fuga ed il settimo posto a Predazzo. Oggi un’ulteriore conferma delle qualità in salita e sui terreni più duri. L’augurio è che possa trovare sempre maggiore spazio per mostrare le sue capacità e per poter lottare per un ruolo da capitano nei prossimi mesi.

Foto:Photo LiveMedia/Andrea Amato