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Under 21 in Serie A, sono 38 gli esordienti. Solo 11 gli italiani

Pubblicato

3 anni fa

21 Aprile 2023

La Serie A non è un campionato per giovani. I numeri dicono questo. E non lasciano adito a dubbi. Nella stagione 2022-23 sono appena 38 gli Under 21 che hanno esordito massimo torneo nazionale, di cui 11 italiani. Poco meno del 30 per cento. Si tratta di Fazzini e Degli Innocenti (Empoli), Montevago, Malagrida e Paoletti (Sampdoria), Vignato (Monza), Milanese e Acella (Cremonese), Bianco (Fiorentina) D’Andrea (Sassuolo) e Barbieri (Juventus). Certo, in questa lista non compaiono alcuni classe 20o3 come Baldanzi e Miretti, che avevano già esordito l’anno scorso. Ma il segnale non è positivo e conferma il trend della Serie A: i giovani in Italia fanno fatica a trovare spazio.

In tal senso va un po’ meglio agli stranieri. Il più utilizzato è Gonzalez del Lecce, quasi sempre titolare con Marco Baroni, che ha già totalizzato 2.084′ in campo. Il più prolifico è Hojlund dell’Atalanta, autore di sette gol in campionato, terzo per minuti giocati. Il secondo è Amione, difensore centrale ora in forza alla Sampdoria che però ha fatto il suo esordio con la maglia del Verona. Ovviamente le squadre più portate a far giocare i giovani sono le squadre di medio-bassa classifica, con in testa il solito Empoli con cinque esordienti sotto i 21 anni. Seguono la Samp con quattro e il quartetto Monza-Spezia-Udinese-Verona con tre. Le altre 14 formazioni non superano quota due.

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Il primato negativo spetta a tre squadre: Lazio, Napoli e Salernitana. Nessuna di queste ha fatto esordire giocatori Under 21. Anche se a onor del vero gli azzurri di Luciano Spalletti, grazie ai vari Kvaratskhelia, Raspadori, Ostigard, Elmas e Gaetano, vantano una rosa molto giovane la cui età media è di 26,1 anni. L’organico più “verde” in assoluto, però, è quello del Lecce che scende addirittura a 24,5 anni di media. Infine citiamo Simone Pafundi, che ad oggi resta l’unico calciatore nato nel 2006 ad aver fatto il proprio esordio in Serie A.