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Moto2, Tony Arbolino: “Contento della mia gestione. Frenavo come un animale, Lopez è un matto…”

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Tony Arbolino trionfa sul bagnato a Termas de Rio Hondo e diventa per la prima volta in carriera leader del Mondiale Moto2. Un primato parziale e non particolarmente indicativo, visto che sono andate in archivio solo le prime due gare della stagione, tuttavia il lombardo del Team Marc Vds sembra aver finalmente trovato la quadratura del cerchio e potrà svolgere un ruolo da protagonista nel 2023 in ottica iridata.

Lo Squalo di Garbagnate si è imposto nel Gran Premio dell’Argentina avendo la meglio dopo una sfida spettacolare sullo spagnolo Alonso Lopez e sul britannico Jake Dixon, centrando così la sua quarta affermazione nella classe mediana del Motomondiale dopo i tre successi della scorsa annata. Tony ha poi liberato tutte le sue emozioni ai microfoni di Sky Sport.

Sono contento della gestione che ho avuto, a livello di testa. Guardavo dietro se arrivava qualcuno, stavo gestendo molto bene e mi sentivo freddo sulla moto. Sono contento di questo, oltre alla vittoria. La moto era un cavallo pazzo, forse per tutti, ma la mia in particolare. Ho preso due-tre rischi che volevo entrare ai box dalla paura (ride, ndr)“, racconta l’azzurro.

Moto2, Tony Arbolino doma l’asfalto bagnato, vince a Termas de Rio Hondo e sale in vetta al Mondiale!

Sul confronto con Lopez:Lui è un matto. Quando cerchi di sorpassarlo, lui prova sempre il contrattacco a tutti i costi ed in qualsiasi posizione. Lo sapevo e stavo aspettando un suo errore, ma non lo stava facendo e allora ad un certo punto ho dovuto per forza provare io l’attacco. Lui era molto forte nei curvoni veloci con la Speed Up, sembrava avesse maggiore stabilità, ma io frenavo come un animale. Sembravo indemoniato in staccata, mi muovevo molto e secondo me frenavo come sull’asciutto. Andrò a vedere i dati….“.

Credit: MotoGP.com Press