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Il boom del calcio femminile italiano è già finito? Nazionale da Rai1 allo streaming su Youtube. E il fantomatico professionismo…

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No, non si è ancora pronti. Il 29 giugno del 2019 il volto degli appassionati di calcio femminile era rigato dalle lacrime per l’esito del quarto di finale mondiale tra Italia e Olanda. L’avventura della Nazionale allenata da Milena Bertolini era finita: le reti di Miedema e di van der Gragt nella ripresa regalarono la semifinale e la qualificazione olimpiaca alle tulipane. Tuttavia, c’era una speranza che andava oltre la sconfitta.

Nel Paese più “risultista” che ci sia, buono solo a commentare gli eventi tramite almanacco, le nostre ragazze la loro partita l’avevano vinta perchè erano riuscite a coinvolgere i tifosi, a far conoscere il movimento e a dimostrare che il “Pallone” non avesse un solo sesso. Il “Grazie lo stesso”, quindi, non era di circostanza perché le emozioni non sono numeri, le emozioni non si possono catalogare in ori, argenti e bronzi. I pianti erano pienamenti giustificati, ma si pensava che il vento stesse cambiando.

Ebbene, la creatività di Giugliano, le corse a perdifiato di Bergamaschi e di Guagni, la vena realizzativa di Girelli e di Giacinti erano state perle di una spedizione che però, a quanto pare, si sono trasformate in una cattedrale nel deserto. L’interesse verso il movimento non ha avuto quel cambio di passo che si sperava e oggi, pur in una realtà professionistica, si fa ancora tanta fatica a coinvolgere e a far passare un certo modello culturale. Il fallimento della selezione di Bertolini agli Europei 2022, rassegna seguita dalla Rai sul canale principale, è stato un ulteriore colpo in negativo rispetto alla diffusione della pratica.

Del resto, nel giro di poco si è passati dalla tv di Stato allo streaming di Youtube, segno che qualcosa nell’interesse della collettività si sia interrotto. Lo si sapeva, il percorso è lungo e non basta lo status giuridico a “educare”. Serve tempo e soprattutto un’opera di formazione nelle strutture preposte a farlo. Tuttavia, le luci che si spengono sull’Italia di Bertolini non è un bel segnale.

Foto: LaPresse