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Giovanni Malagò: “Italia, siamo dei giganti. Primi in Europa e terzi al mondo, vinciamo in 372 sport diversi!”

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Giovanni Malagò

Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, è stato ospite di Lorenzo Dallari e Claudio Fantini nell’appuntamento settimanale sui canali di OA Sport e Sport 2U. Il numero uno dello sport italiano ha subito espresso grande soddisfazione per l’approvazione da parte del Parlamento dell’introduzione della parola Sport all’interno della Costituzione: “La nostra Costituzione è meravigliosa, però la parola sport non assumeva al suo interno la stessa importanza che ha invece ora. Se si va a leggere articolo per articolo non si vede mai la parola sport e questo è abbastanza anacronistico. E’ partito un movimento, un’onda, chiamatelo pure come volete, per correggere questa evidente e palese mancanza sia nel profilo della sostanza sia sotto il profilo culturale del concetto di sport. Sono davvero molto contento, anche perché questo è l’unico argomento che ha messo davvero tutti d’accordo”. 

Malagò si è poi soffermato sullo stato di salute dello sport italiano, esprimendo subito un chiaro concetto di “Luci e ombre”, soffermandosi all’inizio sugli aspetti negativi: “Siamo in un momento dove fare sport è complicato, anche perché farlo costa molto e quindi quindi ci si lega alla situazione economica del paese. Le Regioni più evolute hanno oggettivamente un’incidenza straordinariamente più importante sia come affiliazione delle società che come tesseramenti singoli, invece nel Sud la situazione è più grave, a cui si collega anche il problema dell’impiantistica”.

Prosegue il numero uno del CONI, parlando anche dello sport a scuola: “Ci sono tre problematiche. La prima è che bisogna assolutamente aumentare di un’ora la didattica formativa sullo sport; la seconda è che devono essere coinvolti i moderni insegnanti di educazione fisica, i laureati in scienze motorie; la terza è dove si svolgono queste attività e serve almeno una palestra. Nel nostro paese almeno il 40% delle palestre non è a norma”. 

Malagò però esalta anche lo sport italiano, capace negli ultimi due anni di toccare vette incredibili e di issarsi come nazione di riferimento in Europa e tra le migliori al mondo: “Siamo dei giganti, siamo i primi in Europa, secondi nel mondo nel 2021, terzi nel 2022 dietro a Cina e Stati Uniti, unici ad esserci davanti l’anno prima. Vinciamo come non vince nessuno in 372 sport diversi. Ci sono solo quattro o cinque sport dove non siamo competitivi, ma praticamente vinciamo davvero ovunque, anche in discipline di recente successo come l’arrampicata e il curling”.

Il numero uno dello sport italiano entra anche nei dettagli di questi risultati, spiegando cosa c’è dietro tutto questo, ma affermando anche che tutto questa sistema potrebbe crollare: “Ci sono dei signori che hanno creato delle associazioni private, che sono riusciti a salvarci dal disastro e dal massacro di non fare sport a scuola e si è creato un modello virtuoso ed assolutamente non copiabile nel resto del mondo, perché ci sono grandi persone e tecnici che lavorano dietro. Questo sistema però è sotto attacco visto che non è facile trovare volontari, c’è l’aumento dei costi e poi ci sono i problemi legittimi riguardanti il riconoscimento del lavoro. Sono orgogliosissimo di tutto quello che stiamo facendo, ma c’è comunque un livello di preoccupazione alto, perché serve comunque un cambio di passo, visto che questo processo non si può replicare all’infinito”. 

In chiusura un commento sulle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026: “Sarà un’opportunità. Una grande parte del paese è coinvolta. Grandissima promozione delle discipline invernali. Ci sarà anche sinergia tra sport e turismo. A livello di organizzazione faremo benissimo, anche se l’asticella ovviamente adesso si è alzata, ma non ci deve spaventare”. 

VIDEO: L’INTERVISTA AL PRESIDENTE DEL CONI GIOVANNI MALAGÒ

 

FOTO: LaPresse