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Ginnastica artistica, l’Italia giganteggia agli Europei: 4 azzurri alle Finali di Specialità, Macchini primo!

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Marco Lodadio

L’Italia ha vinto la gara a squadre degli Europei 2023 di ginnastica artistica e poi ha fatto festa conquistando ben quattro Finali di Specialità. Carlo Macchini ha illuminato la scena alla sbarra, timbrando un perentorio 14.233 (6.3 il D Score) e issandosi al comando della graduatoria. Il marchigiano, già quarto in campo continentale e ai Mondiali, andrà a caccia della medaglia. Il nostro portacolori ha preceduto nettamente l’ucraino Illia Kovtun (14.000), il croato Tin Srbic (13.966), l’ungherese Krisztian Balazs (13.866), lo spagnolo Nestor Abad (13.733), il lituano Robert Tvorogal (13.700), l’ungherese Krisztofer Meszaros (13.700) e il norvegese Sofus Heggemsnes (13.500).

Matteo Levantesi ha ribadito di essere un assoluto big alle parallele pari, dopo aver disputato la finale agli ultimi Europei ed essere salito sul podio in Coppa del Mondo. Il marchigiano ha incantato per pulizia di esecuzione ed è stato premiato con il punteggio di 14.733 (6.2 le difficoltà), chiudendo in terza posizione alle spalle del favoritissimo turco Ferhat Arican (15.100) e dell’ucraino Illia Kovtun (14.900). L’azzurro ha tutto le carte in regola per puntare alla medaglia, ma la concorrenza è tostissima e andranno seriamente considerati anche lo svizzero Noe Seifert (14.700), lo spagnolo Thierno Diallo (14.700), il rumeno Andrei Muntean (14.633), il francese Cameron Bernard (14.400), il britannico Jake Jarman (14.400) e lo svizzero Eddy Yusof (14.400).

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Marco Lodadio ha eseguito un eccellente esercizio agli anelli ed è settimo con 14.633 (6.3 la nota di partenza). Il romano, già tre volte sul podio ai Mondiali, ha tutte le carte in regola per puntare al podio. Al momento la classifica è molto corta: domina il turco Adem Asil (15.033), ma poi ben sei atleti sono racchiusi in meno di due decimi a partire dall’armeno Vahagn Davtyan (14.800), passando per il britannico Courtney Tulloch (14.733) e il greco Eleftherios Petrounias (14.733), fino all’altro armeno Artur Avetisyan (14.666) e all’azero Nikita Simonov (14.666) prima del laziale.

Yumin Abbadini disputerà la finale al cavallo con maniglie, forte del sesto posto (14.266). Primeggia l’irlandese Rhys McClenaghan (14.966) davanti all’olandese Loran de Munck (14.666), all’albanese Matvei Petrov (14.500) e all’ucraino Illia Kovtun (14.500). Yumin Abbadini e Lorenzo Casali disputeranno la finale nel concorso generale individuale, rispettivamente con il nono e l’undicesimo punteggio (81.098 e 80.998).

Foto: Simone Ferraro/FGI