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Formula 1

F1, la Ferrari punta sugli sviluppi verso Baku. Ma copiare la Red Bull è la strada giusta?

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La Ferrari prepara armi e bagagli e saluta l’Australia. La direzione non sarà immediatamente verso il prossimo appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2023, che sarà l’Azerbaijan, ma il team di Maranello avrà a disposizione tre settimane di tempo per prepararsi nel migliore dei modi alla tappa di Baku e, soprattutto, per lavorare in maniera importante in fabbrica.

Inutile fare finta di niente, la scuderia del Cavallino Rampante chiude la primissima fase del campionato, quella extra-europea, con le ossa rotte. Nel breve volgere di tre weekend tutti i sogni si sono sgretolati in maniera fragorosa, passando dall’illusione al morale sotto i tacchi. I sogni e le speranze pre-Bahrain, si sono trasformati in una sorta di “buco nero” post-Melbourne.

Le distanze in classifica generale sono già siderali. Nella graduatoria piloti Max Verstappen scappa via a quota 69 punti contro i 54 di Sergio Perez. Il primo ferrarista è Carlos Sainz con 20 punti, mentre Charles Leclerc è fermo a quota 6. Nella classifica costruttori, poi, il gap si fa clamoroso. Red Bull prima con 123 punti, mentre la scuderia di Maranello accusa già 97 lunghezze di distacco.

Numeri che si spiegano con mancanza di prestazioni, caos tecnico-dirigenziale e, soprattutto, una Red Bull che appare ai limiti, se non oltre, la perfezione. A questo punto il team emiliano cosa potrà fare? In primo luogo sfruttare questi giorni di pausa per mettere mano al progetto (al momento fallimentare) della SF-23 e provare a ribaltarlo come un calzino. La Mercedes ha già annunciato una W14-bis a Imola, la Ferrari proverà qualcosa di molto simile più o meno nello stesso lasso di tempo.

Le prime novità dovrebbero vedersi già a Baku, con la chiara intenzione di spostarsi dalle proprie linee guida e equipararsi a quelle tracciate da Adrian Newey, poi copiate in larga parte già dalla Aston Martin con ottimi profitti come si è visto. La Ferrari, quindi, è costretta al copia-incolla? Possibile che anni di ragionamenti tecnici su una vettura siano da accartocciare? Effettivamente proviamo a tornare con la mente a 12 mesi fa. La F1-75 era nata come una vettura eccellente e pronta a lottare per successi e titolo. Con il passare dei mesi però ogni aggiornamento si è rivelato un “buco nell’acqua” mentre dall’altra parte la RB18 prima, la RB19 ora, si dimostrano vetture che partono da un punto elevato e evolvono in maniera eccezionale. Tutto quello che è mancato e sta mancando alla Rossa. Sarà la strada giusta?

Foto: LaPresse