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Formula 1

F1, Fernando Alonso: “Penalità a Sainz probabilmente troppo severa, in partenza è sempre difficile”

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Fernando Alonso

Fernando Alonso si conferma sul podio (e per la precisione in terza piazza) per la terza gara consecutiva in avvio di stagione e ribadisce il ruolo da protagonista di Aston Martin per il Mondiale di Formula Uno 2023. Il veterano spagnolo è reduce da un positivo Gran Premio d’Australia, in cui ha però rischiato grosso all’ultima vera ripartenza dopo la seconda bandiera rossa, finendo in testacoda dopo essere stato speronato in curva 1 dalla Ferrari di Carlos Sainz.

Successivamente, in seguito ad un maxi-incidente, è stata ripristinata la classifica del giro precedente, consentendo ad Alonso di riportarsi in terza posizione sul podio, mentre gli steward hanno comminato una pesantissima sanzione di 5″ all’iberico della Rossa, crollato così dal quarto al dodicesimo posto per via di un’ultima tornata percorsa in regime di Safety Car.

Probabilmente la penalità è troppo severa. Al primo giro di una partenza, è sempre molto difficile giudicare il livello di aderenza, e penso che non si vada a colpire intenzionalmente un’altra vettura. Sappiamo che rischiamo anche la nostra macchina e la nostra posizione finale, quindi a volte si finisce in posti in cui non si vorrebbe essere in quel momento”, ha dichiarato Fernando in conferenza stampa subito dopo il GP.

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Fa parte delle corse. Non ho visto bene il replay, ma per me è troppo severa. Ovviamente non sapevo chi mi avesse toccato in quel momento. Ho solo sentito che al primo giro della prima partenza qualcuno mi ha toccato alla curva 3. Poi, nell’ultima ripartenza, Carlos mi ha apparentemente toccato alla curva 1“, ha aggiunto il nuovo leader di Aston Martin.

Voglio dire, probabilmente solo a Jeddah ho avuto una partenza normale. Anche in Bahrain, alla curva 4, Lance mi ha toccato, quindi la mia macchina deve essere molto attraente – scherza il due volte campione del mondo – Ma la nostra macchina è abbastanza forte e resistente quindi non importa se continuano a toccarci“.

Foto: Lapresse