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Calcio

Europa League, José Mourinho: “Per battere il Feyenoord basta segnare due gol in più! Dybala? Vedremo…”

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La Roma cerca l’impresa per raggiungere la semifinale dell’Europa League 2023. Dopo il ko per 1-0 rimediato in Olanda, domani sera alle ore 21.00 i giallorossi attendono allo stadio Olimpico il Feyenoord per provare a ribaltare il punteggio. La sfida, che rappresenta anche una sorta di rivincita dopo la finale di Conference League di un anno fa, vinta proprio dalla Roma a Tirana, viene presentata in maniera ben precisa da José Mourinho.

Partendo, cioè, da un giocatore imprescindibile: “Dybala? Non so se può giocare dal primo minuto. Voi avete visto quindici minuti di torello. Dopo abbiamo fatto organizzazione tattica a bassa intensità e abbiamo deciso di dare a Paulo altre 24 ore per capire se può o no. Domani faremo qualcosa di intenso per capire se gioca o va in panchina. La grande pressione per me è sta bene o non sta bene, perché se ho un dubbio sarà sempre un dubbio. Se inizia magari non giocherà 90′ o magari si fa male dopo 10 minuti. Se va in panchina ed entra e si fa male, poi non hai altri cambi. Per me la decisione è più gioca o non gioca, però non è che abbiamo tante opzioni e magari in una situazione estrema non dico che sia impossibile andare in panchina e in una situazione nei limiti, che andrà in campo”.

Lo “Special One”, poi, analizza quello che dovrà fare la sua squadra in campo per superare l’ostacolo olandese: “Dobbiamo fare due gol più di loro. Hai parlato del Salisburgo, ma non ha senso, perché sono due squadre diverse. Avere pazienza o non averla, l’importante è fare due gol in più del Feyenoord per vincere, non importa se farli all’inizio, alla fine, durante i supplementari”.

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L’allenatore giallorosso elogia la propria rosa e spiega come anche chi ha giocato di meno fino a questo momento sarà decisivo domani e nel rush finale della stagione: “Sono importanti. Llorente e Bove hanno bisogno di crescere. Bove non ha storia da titolare in Serie A e cresce ogni partita, è sempre più giocatore anche se ogni tanto può sbagliare. Llorente ha già una grande esperienza. Ha avuto bisogno di tempo per imparare a giocare con noi. Quando è arrivato il nostro gioco era strano per lui. Adesso gioca già con stabilità ed è perfettamente integrato. Sono due giocatori in più, ma ci sono anche altri ed è importanti. Mancano 8 partite di campionato, con domani 9 che possono arrivare a 11 ed è impossibile far giocare sempre gli stessi”.

Ultima battuta su uno dei “nei” dell’annata della Roma. La poca precisione sotto porta e, soprattutto, un numero di pali colpiti a livelli record: “Siamo una squadra difensiva e abbiamo 27 pali, è un po’ contraddittorio. Ma non voglio parlare di sfortuna, dobbiamo essere più bravi. Quando si comincia con loro avanti di un gol bisogna segnare, questi pali invece di crearmi preoccupazione mi danno un feeling opposto perché siamo capaci di segnare”.

Foto: LaPresse