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America’s Cup, perché Cagliari non ospiterà le World Series? Dalton: “Volevano pagare in ritardo”. Ipotesi Brindisi

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Luna Rossa

Manca poco meno di un anno e mezzo alla America’s Cup, che andrà in scena tra settembre e ottobre 2024 nelle acque di Barcellona. La prossima edizione della competizione sportiva più antica al mondo si preannuncia altamente spettacolare, con ben cinque equipaggi pronti a fronteggiarsi per guadagnarsi il diritto di sfidare Team New Zealand nel match race che metterà in palio la Vecchia Brocca. Luna Rossa cercherà un nuovo assalto all’ambito trofeo dopo aver perso contro i Kiwi ormai un paio di anni fa, ma l’equipaggio italiano dovrà prima vedersela con Ineos Britannia, Alinghi, American Magic e K Challenge.

Negli ultimi giorni si è fatto un gran parlare di Coppa America perché Cagliari non ospiterà più una tappa delle regate preliminari (le cosiddette World Series), come invece era stato dichiarato mesi fa. Il nodo è meramente economico e si è generato anche un braccio di ferro tra Regione Sardegna e ACE, ovvero gli organizzatori della massima kermesse velica. Il CEO Grant Dalton ha nei fatti spiegato il succo della questione: “Sono stato informato che, anche dopo la firma del contratto, le rate dei pagamenti non potranno essere effettuate fino al 30 giugno e che il 30-40% del contratto verrebbe pagato solo dopo l’evento. Ace non è in grado di accettare questa proposta, in quanto non possiamo operare con un flusso di cassa in negativo e sperare, dopo l’evento, di ricevere effettivamente l’ammontare restante: si tratta di squilibri nel flusso di cassa troppo grandi per una piccola organizzazione”.

America’s Cup Event potrebbe scegliere ancora l’Italia per questo appuntamento, ma c’è bisogno di trovare un’altra località e Brindisi si è fatta avanti. Come riporta la Gazzetta dello Sport, in Puglia è stato costituito un comitato che avrebbe il know how necessario per l’organizzazione, oltre all’appoggio della Regione. Del gruppo fa parte pure l’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico meridionale, appoggiata da una serie di imprenditori locali. C’è però bisogno di un budget pari a 6 milioni di euro e la scadenza è fissata per il prossimo 30 aprile. Con il rischio che l’Arabia Saudita, con la sua proposta di Jeddah, a lungo rimasta in corsa per ospitare la Coppa America vera e propria, subentri all’ultimo minuto facendo leva su una disponibilità economica che non sembra mai avere fine.

Foto: Ivo Rovira/America’s Cup