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Ginnastica e cultura fisica

Ginnastica ritmica, l’Italia torna a sognare: le Farfalle vincono il misto in Coppa del Mondo! Doppio podio ad Atene

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farfalle italia ritmica

Le Farfalle sono riuscite a sorridere in chiusura della prima tappa della Coppa del Mondo 2023 di ginnastica ritmica. Dopo il quarto posto ottenuto nel concorso generale (unica prova presente anche alle Olimpiadi per quanto riguarda le squadre), l’Italia ha rialzato la testa nelle Finali di Specialità andate in scena ad Atene. Le azzurre sono riuscite a salire sul podio nella capitale greca, dove sono tornate a gareggiare a sette mesi di distanza dai Mondiali e dopo il noto scandalo abusi che ha portato al deferimento della DT Emanuela Maccarani.

Alessia Maurelli e compagne hanno vinto nell’esercizio misto (tre nastri e palle), sciorinando una prestazione mostruosa proprio nella specialità in cui avevano più faticato nell’all-around. Le nostre portacolori hanno strabiliato al Pala Faliro e hanno meritato il primo successo stagionale, fondamentale per ringalluzzire il morale in vista dei prossimi appuntamenti (la stagione prevede gli Europei e soprattutto i Mondiali, dove bisognerà agguantare la qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024). L’Italia ha primeggiato con il punteggio di 30.650 (14.900 le difficoltà, 7.75 l’esecuzione, 8.0 per la parte artistica) battendo Israele (29.350) e Grecia (29.200), soltanto settima la Bulgaria (26.500 per le Campionesse del Mondo).

In precedenza le azzurre avevano conquistato un bel secondo posto nell’atto conclusivo con i cinque cerchi, attrezzo di cui sono le Campionesse del Mondo in carica. La nostra Nazionale ha eseguito un buon esercizio ed è stata premiata con il punteggio complessivo di 32.650 (17.600 la nota di partenza, 7.300 per l’esecuzione 8.050 di nota A), chiudendo alle spalle di Israele (34.900 con un mostruoso D Score e 7.950 per il pannello E, ieri aveva trionfato sul giro completo). A completare il podio è stata l’inattesa Polonia (31.900), capace di precedere Ucraina (31.500), Germania (30.850) ed una spenta Bulgaria (30.800).

Foto: Simone Ferraro/FGI