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Sci di fondo, SOGNO D’ARGENTO! De Fabiani-Pellegrino spaventano la Norvegia di Klaebo, Italia sul podio dei Mondiali nella team sprint!

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Federico Pellegrino, Francesco De Fabiani

L’Italia conquista la prima medaglia ai Mondiali di sci di fondo 2023 in scena a Planica, Slovenia. La conquistano Federico Pellegrino (sesto podio iridato) e Francesco De Fabiani (secondo), che combinano un eccellente sforzo nella team sprint a tecnica libera per ottenere l’argento alle spalle della sola Norvegia di Johannes Hoesflot Klaebo e Paal Golberg. Si chiude con la nota alta, dunque, la prima settimana iridata per il movimento tricolore. Terza la Francia con Renaud Jay e Richard Jouve. Per i due azzurri è la seconda volta insieme a medaglia, dopo il bronzo (in classico) del 2019.

Che Klaebo abbia qualcosa in più lo si capisce già dal secondo giro, in cui prende qualche metro di vantaggio su tutto il gruppo. Pellegrino resta nella zona di testa e De Fabiani lo aiuta, trovando due frazioni nelle quali non paga niente da Golberg e Jay, mentre Halfvarsson in quota Svezia prova la risalita. Nella quarta tornata arriva la scrematura, e con Klaebo rimangono solo in quattro tra cui Pellegrino (e Anger, che è utile per Halfvarsson).

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Nella quinta frazione Golberg tenta l’allungo decisivo, ma Jay e De Fabiani gli resistono, Halfvarsson a metà quando si giunge all’ultimo cambio. In quel momento il già citato Golberg guadagna qualche metro buono per Klaebo, che allarga sempre di più il divario, così come Jouve e Pellegrino nei confronti di Anger. A metà frazione Chicco lascia sul posto Jouve per inseguire il suo avversario di sempre, lo prende e a quel punto inizia un duello ad altissimo spettacolo. Klaebo, però, ha l’ultima parola: sulla salita finale prende cinque metri e vince in 17’28″14, con Pellegrino che porta l’Italia al secondo posto a 2″48. Completa il podio la Francia con 16″48 di ritardo.

Ottimo quarto posto per il Canada, con Antoine Cyr e Graham Ritchie a 22″95 dai vincitori. La Svezia, con Edvin Anger e Calle Halfvarsson, complice il crollo di quest’ultimo nella frazione decisiva è quinta a 29″58. Sesta la Gran Bretagna (James Clugnet, Andrew Young) a 32″52, poi c’è la Germania (Friedrich Moch, Janosch Brugger) a 37″54. Ottava la Polonia (Maciej Starega, Dominik Bury) a 39″70, chiudono la top ten Repubblica Ceca (Ludek Seller, Michal Novak) a 43″16 e Stati Uniti (James Clinton Schoonmaker e Ben Ogden), combattivi solo nelle fasi iniziali, a 44″73.

Foto: Pier Marco Tacca/Pentaphoto