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Salto con gli sci

Salto con gli sci, Coppa del Mondo Rasnov 2023. Fra le donne sfida serrata tra Eva Pinkelnig e Katharina Althaus

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Daniela Haralambie

La Coppa del Mondo femminile di salto con gli sci prosegue spedita, ritrovando dopo un biennio il contesto di Rasnov. La cittadina della Transilvania, situata non lontano dalla rinomata meta turistica di Brașov, vanta ampia tradizione. Da queste parti la disciplina è infatti praticata da quasi un secolo. L’edificazione del Trambulina Valea Carbunarii, costruito tra il 2009 e il 2011, ha poi permesso al borgo di entrare nella geografia internazionale, soprattutto grazie al settore rosa.

Rasnov ha ospitato il massimo circuito per la prima volta nella stagione 2013-14 e da allora ha mancato l’appuntamento solo due volte. Nel 2016, quando era però deputata a organizzare i Mondiali giovanili di sci nordico, e nel 2022, anno in cui sorsero non meglio identificati “problemi di natura organizzativa”. Evidentemente superati, perché il 2023 segna a pieno titolo il ritorno in calendario della Romania.

L’appuntamento avrebbe potuto chiudere definitivamente la partita per la Coppa del Mondo. Inizialmente non era annunciata la presenza di Katharina Althaus, unica alternativa ad Eva Pinkelnig nella classifica generale. La tedesca però ha cambiato i propri piani e sarà regolarmente in azione.

Classifica Coppa del Mondo salto con gli sci femminile 2022-2023: Pinkelnig riallunga a +225 su Althaus

Sinora a Rasnov si sono disputate 14 competizioni individuali femminili valevoli per la Sfera di cristallo, conquistate da sei diverse saltatrici. Due di esse si sono però spartite gran parte dei successi. Parliamo di Maren Lundby e Sara Takanashi, entrambe arrivate a quota 5 affermazioni. La norvegese si è imposta nel 2017, 2018, 2019 (due volte) e 2020. La giapponese ha invece primeggiato nel 2014 (doppietta), 2015, 2017 e 2021. Hanno inoltre trionfato in 1 occasione l’austriaca Daniela Iraschko-Stolz (2015), la sua connazionale Chiara Kreuzer (2020), la tedesca Katharina Althaus (2018) e la slovena Nika Kriznar (2021).

Se si guarda ai podi, si contano dieci donne tuttora in azione ad aver raccolto almeno un piazzamento nella top-three. Anche questa graduatoria è capitanata ex aequo da Lundby e Takanashi, le quali ormai puntano alla doppia cifra.
9 – LUNDBY Maren [NOR] (5-3-1)
9 – TAKANASHI Sara [JPN] (5-3-1)
4 – ALTHAUS Katharina [GER] (1-3-0)
3 – IRASCHKO-STOLZ Daniela [AUT] (1-0-2)
3 – KRIZNAR Nika [SLO] (1-0-2)
2 – KREUZER Chiara [AUT] (1-0-1)
2 – PINKELNIG Eva [AUT] (0-1-1)
2 – OPSETH Silje [NOR] (0-1-1)
2 – ITO Yuki [JPN] (0-0-2)
1 – SEYFARTH Juliane [GER] (0-0-1)

Volgendo lo sguardo ai vari movimenti nazionali, nel 2020 la Norvegia aveva strappato al Giappone il ruolo di movimento più blasonato in Transilvania, tuttavia il Paese del Sol Levante ha reagito nel 2021, riagganciando la nazione scandinava.
11 (5-4-2) – NORVEGIA
11 (5-3-3) – GIAPPONE
7 (2-1-4) – AUSTRIA
7 (1-4-2) – GERMANIA
3 (1-0-2) – SLOVENIA
2 (0-2-0) – USA
1 (0-0-1) – ITALIA

Dunque nel corso degli anni è arrivato anche un podio italiano. Si deve tornare al 2 marzo 2014, giorno in cui Evelyn Insam si classificò terza alle spalle di Sara Takanashi e Jessica Jerome.

Foto: La Presse