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Editoriali

Improvvisazione e snobismo: la gestione della combinata alpina maschile lascia perplessi

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Giovanni Borsotti

Domani ai Mondiali di sci alpino 2023 a Courchevel/Meribel verrà assegnato il titolo della combinata maschile. Mentre le principali nazioni di riferimento avranno almeno un asso da calare per giocarsi le medaglie (pensiamo ad Alexis Pinturault per la Francia, ad Aleksander Aamodt Kilde per la Norvegia, a Loic Meillard per la Svizzera, a Marco Schwarz per l’Austria), l’Italia ha invece palesemente snobbato questa gara e non andrà oltre una mera partecipazione decoubertiniana. Un vero peccato. Se è innegabile che si tratti di una competizione anacronistica e di scarso prestigio, al tempo stesso occorre sottolineare che si tratta pur sempre di una specialità olimpica ed i prossimi Giochi si svolgeranno in Italia…Il Bel Paese, che nelle ultime due decadi non ha di certo fatto faville ai Mondiali in termini di medaglie d’oro, può permettersi di disinteressarsi in questo modo di una gara a cinque cerchi? La sensazione è che alcune discipline proprio non interessino, vengano completamente lasciate allo sbando ed alla pura improvvisazione. Eppure andrebbe tenuto conto dell’esempio di altre nazioni: la Svizzera, da anni, costruisce medaglieri imperiali anche grazie alle combinate, ai paralleli ed alle prove a squadre…Siamo proprio sicuri che non contino nulla?

Tornando alla combinata alpina, l’Italia schiererà un quartetto senza alcuna ambizione da podio. Spiace dirlo, ma vedremo al via atleti che proprio non c’entrano nulla con questa specialità.

Tobias Kastlunger non ha mai disputato una combinata in Coppa del Mondo, mentre in Coppa Europa ne ha fatta una sola (22° il 14-2-2020, quindi 3 anni fa). Qualcuno potrà obiettare che ormai questa specialità non si disputa più nel circuito maggiore da tre stagioni. Verissimo, allora passiamo ad un’altra analisi: Kastlunger non è mai finito tra i primi 30 nei cinque superG disputati in Coppa Europa, mentre in Coppa del Mondo non vanta apparizioni in questa specialità.

Se Kastlunger è un ragazzo di 23 anni, che magari in futuro potrebbe anche diventare competitivo in combinata (ma non lo è di certo ora, non avendo effettuato alcuna preparazione specifica per il superG), non si capisce in alcun modo la scelta di schierare anche il 32enne gigantista Giovanni Borsotti. Il piemontese ha disputato una sola combinata in carriera in Coppa del Mondo a Wengen 11 anni fa! Per la cronaca: non concluse la gara. Le sue ultime apparizioni in Coppa Europa risalgono al 2011…È vero che nella stagione in corso si è presentato al via in quattro superG di Coppa Europa, ottenendo anche un discreto 10° posto a Santa Caterina il 6 dicembre scorso, ma che dire dello slalom? Non ne disputa uno in Coppa Europa dal 2019, in Coppa del Mondo dal 2015! Se non è improvvisazione questa…

Il quartetto tricolore sarà completato da Dominik Paris e Mattia Casse: appare lampante come entrambi sfrutteranno la gara per conoscere la pista e fare sostanzialmente un allenamento aggiuntivo in vista delle prove veloci. E dire che Paris in passato, di tanto in tanto, è stato anche competitivo in combinata: in Coppa del Mondo vanta anche un podio (2° a Chamonix 2016), mentre giunse 4° ai Mondiali 2017. Non disputa però uno slalom dalla combinata di Wengen 2020: tra i pali stretti ha sempre fatto un’enorme fatica, ancora di più dopo il grave infortunio al ginocchio. Con ogni probabilità domani vedremo l’altoatesino scendere in controllo in superG, per poi non prendere neppure parte allo slalom, come tra l’altro accaduto oggi a Sofia Goggia nella competizione femminile.

Casse, in tarda età, è diventato uno dei migliori velocisti al mondo. Ma in combinata il discorso cambia…In carriera ne ha disputate ben 15 in Coppa del Mondo: il suo miglior risultato è un 14° posto a Wengen nel 2017. Da giovane il piemontese tentò la strada della polivalenza, non a caso la sua disciplina principale da 20enne era il gigante. In Coppa del Mondo ha disputato anche due slalom, l’ultimo però risale a Kitzbuehel 2012…

Insomma, non solo l’Italia ha snobbato in maniera neppure velata la combinata alpina, ma neppure si intravede la volontà di attuare un progetto per provare a tirare fuori uno o due atleti competitivi alle Olimpiadi casalinghe del 2026. Paris e Casse la affronteranno come allenamento, mentre per Borsotti e Kastlunger ammettiamo che, francamente, non riusciamo a comprendere i motivi per cui verranno schierati. La combinata avrà forse poco fascino, eppure domani tre atleti sul podio festeggeranno, mentre l’Italia resterà colpevolmente per sua scelta a guardare.

Foto: Lapresse