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Formula 1

F1, Ferrari meglio sul giro secco, permangono problemi di degrado: Red Bull superiore nella gestione delle gomme

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Calato il sipario sui test pre-season di F1 del Mondiale 2023 di F1. La Ferrari ha concluso l’esperienza sul circuito di Sakhir, in Bahrain, con 417 giri totali, di cui 218 con lo spagnolo Carlos Sainz e 199 con il monegasco Charles Leclerc. Una tre-giorni che ha evidenziato pregi e difetti di una SF-23 che, per quanto si è riusciti a comprendere, non è all’altezza della Red Bull.

Se è vero che la Rossa ha confermato doti sul giro secco notevoli, ottenendo riscontri molto veloci in momenti nei quali la pista non era la migliore possibile, pensando soprattutto alla prestazione di Leclerc con temperature molto alte dell’asfalto, nello stesso tempo la criticità sul passo gara è lampante, specialmente se si fa un ragionamento con le mescole C3 (medie).

Un aspetto evidenziato dal crollo avuto da Leclerc nella mattinata di quest’oggi con queste gomme. Vi proponiamo la successione dei giri del primo stint di stamane di Charles:

PASSO CON GOMME MEDIE (C3) DI LECLERC

1:38.443
1:38.699
1:39.014
1:39.519
1:39.950
1:40.301
1:40.710
1:40.530
1:41.237
1:41.515

Nella sessione pomeridiana, anche Sainz ha testato la stessa tipologia di mescole, avendo un minor degrado, ma comunque evidenziando un rendimento non paragonabile a quello della Red Bull, decisamente più prestazionale e molto stabile come assetto.

PASSO CON GOMME MEDIE (C3) DI SAINZ

1:38.050
1:38.059
1:38.104
1:38.865
1:38.479
1:38.248
1:38.246
1:38.614
1:38.833
1:38.977
1:39.237
1:39.163
1:38.974
1:39.179
1:39.077
1:39.273

Una Rossa molto veloce in rettilineo, con Leclerc a comandare la graduatoria delle velocità di punta (325 km/h), ma che tanta fatica fa nel secondo settore. In altre parole, se si sperava che la SF-23 da subito fosse un completamento della F1-75 (forte in curva, ma debole in rettilineo), la pista non ha dato una risposta positiva, dal momento che la nuova nata sotto l’insegna del Cavallino Rampante è stata finora duale rispetto alla versione precedente: forte in rettilineo, ma non altrettanto nei tratti guidati.

L’ha sottolineato in maniera chiara anche Leclerc ai microfoni in queste ultime ore, parlando di una monoposto diversa dalla precedente per questa caratteristica, a cui ci si deve adattare, e probabilmente il suo team-mate (Sainz) è riuscito prima a comprendere come vada portata al limite. Considerazioni che potrebbero mutare, forse, con l’uso di un assetto più carico dal punto di vista aerodinamico e un lavoro al simulatore in funzione di una miglior messa a punto. Non resta che attendere la prima gara, ricordando che le C3 saranno le gomme più morbide nel primo round iridato e non saranno usate in gara. Con un compound più duro, forse, la Ferrari potrebbe trovarsi meglio.

Foto: LiveMedia/Dppi