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Sci Alpino

Sci alpino, Dominik Paris volta pagina ed è 5° nel superG di Wengen! Kilde beffa gli svizzeri

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Dominik Paris

Aleksander Aamodt Kilde rovina la festa della Svizzera nel superG di Wengen. Il norvegese conquista la diciottesima vittoria della carriera in Coppa del Mondo, la nona in questa specialità. Una prestazione strepitosa quella di Kilde, che ha fatto la differenza nella parte alta, rischiando tantissimo sulla Kerner-S (finito anche un po’ lungo), ma portandosi dietro tantissima velocità dopo il Wasserstation tunnel, con un vantaggio di oltre sette decimi, che ha saputo amministrare nonostante abbia perso un po’ nella parte finale.

Si diceva di festa svizzera rovinata, perchè sul podio ci sono due elvetici. Al secondo posto c’è infatti Stefan Rogentin, staccato di 27 centesimi dal norvegese, ma comunque felicissimo per il primo podio della carriera in Coppa del Mondo. In terza posizione ha concluso Marco Odermatt, vincitore lo scorso anno, che ha accusato un ritardo di 66 centesimi dal vincitore.

Quarto posto per l’austriaco Vincent Kriechmayr (+1.10), che ha preceduto un positivo Dominik Paris (+1.17). Finalmente una bella prestazione per l’altoatesino, che è stato il migliore nell’ultima parte del tracciato. Sicuramente una buona notizia in vista della discesa di domani, dove il nativo di Merano può anche andare a caccia del primo podio della sua stagione.

Sesto l’americano Ryan Cochran-Siegle (+1.36), poi dietro di lui una colonia di elvetici dal settimo al nono posto: Beat Feuz (+1.42), Gino Caviezel (+1.65) e Loic Meillard (+1.66). Completa la Top-10 il francese Blaise Giezendanner.

A punti ci vanno Mattia Casse (13°, +1.78) e Guglielmo Bosca (19°+1.94). Fuori dai trenta Matteo Franzoso (+4.76) e Florian Schieder (+5.27). Christof Innerhofer e Giovanni Franzoni sono usciti subito nella parte alta. Purtroppo Franzoni è stato trasportato via in elicottero. Si teme un infortunio serio per il giovane azzurro, che è scivolato, finendo contro le reti, ma con uno sci che non si è staccato. Fuori anche Nicolò Molteni.

FOTO: FISI/Pentaphoto