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MotoGP, la nuova Yamaha si presenta a Jakarta: livrea con effetto “camouflage”

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Fabio Quartararo Franco Morbidelli

Prima a svelarsi e prima in pista? Lo scopriremo. Nella giornata odierna, a Jakarta, la Yamaha ha svelato la nuova M1 che ha un obiettivo chiaro: vincere il titolo mondiale di MotoGP 2023. Con questo spirito sono animati i suoi due alfieri, il francese Fabio Quartararo (campione del mondo del 2021), e Franco Morbidelli, desideroso di riscattare un 2022 molto deludente.

Non sarà certo un target facile perché la Ducati, nella stagione passata, ha fatto vedere una superiorità netta, specialmente dalla seconda parte di campionato. Un grande lavoro di squadra della Casa di Borgo Panigale che ha permesso a Francesco “Pecco” Bagnaia di conquistare l’iride, andando a rinverdire i fasti di Giacomo Agostini-MV Agusta, in fatto di binomi italiani vincenti nella massima cilindrata.

Per concentrarsi in maniera specifica sul nuovo progetto, a Iwata hanno deciso di non avere più un team satellite sulla griglia in modo da impiegare tutte le risorse a disposizione sul Team Factory. In questo contesto, Quartararo, non proprio soddisfatto degli sviluppi tecnici arrivati dal Giappone nel 2022, si augura di avere a disposizione una moto che possa rivaleggiare con la Rossa in termini di potenza. Per questo, è stato ingaggiato un consulente di alto rilievo, ovvero l’ex motorista di F1 Luca Marmorini, anche se i primi riscontri nei test post season a Valencia (Spagna) non sono stati così convincenti.

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Indubbiamente, il 2023 sarà un anno importante per dare seguito all’accoppiata di piloti attuale che, in caso contrario, potrebbero guardare altrove, oltre che per i futuri investimenti dell’azienda nipponica. Dal punto di vista tecnico, non c’è molto da dire, in quanto nella presentazione la moto era in una configurazione standard e la vera M1 la si vedrà nei test in Malesia di febbraio. Più che altro, si è fatto caso a una livrea con effetto “camouflage” per introdurre il colore grigio, oltre ai noti blu e nero, dando seguito a un’idea dal designer Aldo Drudi, famoso per il suo stretto rapporto di collaborazione con Valentino Rossi. Sulla parte alta del cupolino, inoltre, è ben visibile anche un po’ di arancione.

Foto: MotoGP.com Press