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Biathlon, Tommaso Giacomel 6° nella sprint di Pokljuka con 2 errori! Johannes Boe sbaraglia la concorrenza

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Tommaso Giacomel

Signore e signori, grande spettacolo nella sprint maschile della quarta tappa della Coppa del Mondo di biathlon, di scena a Pokljuka (Slovenia). Nel Biatlonski stadion la gara dei due poligoni ha confermato dei valori già emersi nel corso della stagione e tutto si sintetizza attraverso un nome: Johannes Boe.

Il norvegese prosegue con il suo percorso da primattore dell’annata e inizia il 2023 con un’affermazione nel format che predilige maggiormente, come certificato dai 32 sigilli in gare di alto livello, portando il computo totale dei successi nelle prove individuali a 61. Dando altri numeri, Boe ha portato a 4 le firme su queste nevi, considerando le tre precedenti (due nel dicembre 2018 e una nel gennaio 2020). In totale, per l’asso norvegese, parliamo del settimo podio in questa sede (4-1-2).

Una prestazione con un solo errore al poligono nella prima serie e il miglior tempo, in maniera netta, sugli sci stretti per lui. Nelle frazioni di fondo è stato di un altro pianeta Johannes e i 42.1 rifilati al primo della classifica specifica (Christiansen) la dicono lunga. Norvegia che ha potuto festeggiare un podio tutto in casa, perché in seconda posizione troviamo l’altro Boe, Tarjei, a 48.1 (0+0) e in terza Sturla Holm Lægreid a 55.6 (1+0).

A completare il quadro della top-10 sono stati il tedesco Doll a 1:03.3 (0+1), il ceco Krcmar a 1:03.09 (0+0), Tommaso Giacomel a 1:09.5 (0+2), il coreano Lapshin a 1:17.3 (0+0), il teutonico Rees (0+1) a 1:17.9, il francese Fillon Maillet a 1:21.2 (0+1) e l’altro transalpino Guigonnat a 1:27.7 (1+0). Con questo riscontro Boe sale a quota 689 punti in classifica generale, precedendo Laegreid (625) e Jacquelin (319).

Da sottolineare la straordinaria prestazione di Giacomel che, nonostante due errori nel poligono in piedi, è giunto sesto con il terzo tempo complessivo sugli sci stretti. Il giovane trentino si conferma molto performante nel fondo e se dovesse trovare percentuali migliori nel tiro potrebbe davvero diventare pericoloso per tutti. La giovane età è dalla sua e questo posizionamento è di sicuro prestigio se si tiene conto di come la prova sia evoluta.

In casa Italia da sottolineare il 24° posto di Didier Bionaz a 2:07.9 (0+1), abbondantemente in zona punti, al pari di Patrick Braunhofer 36° a 2:35.7 con lo zero al poligono. Fuori dalla top-40, ma qualificato per l’inseguimento è David Zingerle in 53ma posizione a 3:06.3 (0+1).

Foto: LiveMedia/Florian Frison/DPPI