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Tennis, Matteo Berrettini: “Un anno difficile dal punto di vista mentale, troppi alti e bassi. Ho il gioco per stare in top-10”

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Matteo Berrettini ieri è tornato in campo nella Diriyah Tennis Cup, torneo di esibizione in scena in Arabia Saudita. La stagione per il romano si è conclusa nel peggiore dei modi, con le polemiche arrivate dopo la sconfitta nel doppio di Coppa Davis con il Canada, competizione alla quale ha preso parte proprio all’ultimo secondo in seguito ai ripetuti infortuni.

Un 2022 da dimenticare, come dichiarato al giornale arabo Arabnews in un’intervista: “È stato un anno molto difficile dal punto di vista mentale. Ho iniziato molto bene in Australia, sembrava che fossi nel momento migliore della mia carriera e avevo aspettative molto alte per la parte di stagione sulla terra battuta e sull’erba, ma mi sono infortunato. Ho cercato di sfruttare il tempo libero per ricaricare le batterie e tornare più forte. Ho deciso di sottopormi a un intervento chirurgico e allontanarmi dalla vita sul circuito, che può diventare estenuante. Ho trascorso il mio tempo facendo cose al di fuori del tennis e quindi migliorando aspetti del mio gioco. Quando sono tornato in campo a giugno mi sentivo benissimo, ma aver contratto il Covid a Wimbledon è stato un colpo durissimo, ha segnato un prima e un dopo”.

Prosegue, sulla sua stagione: “Ho avuto troppi alti e bassi perché non sono mai stato bene a livello fisico e di salute. Sto lavorando molto in allenamento per essere più stabile a livello fisico. L’anno scorso ho finito tutti i tornei con una sorta di malessere, credo che fosse anche legato allo stress che è stato generato dai tanti problemi che ho avuto. Penso di aver messo troppa pressione su me stesso cercando di fare punti e rimanere nella mia posizione in classifica. Ora mi sento meglio, ho imparato da quello che ho vissuto. Sono consapevole di avere il livello di gioco per essere tra i primi 10, devo solo essere più costante”.

Guardando all’annata in generale: “È stato un anno strano a causa dei tornei che Djokovic ha saltato o per la squalifica dei russi a Wimbledon, ma onestamente credo che Carlos Alcaraz meriti di essere il numero 1 e ritengo che il suo esempio sia di ispirazione per gli altri perché ci ha mostrato che è possibile vincere e spodestare Novak e Rafa dalla vetta”.

Parlando nel dettaglio di Alcaraz: “Ogni volta che penso a tutto quello che Carlos ha realizzato e al poco tempo che gli è servito, mi sembra incredibile. Ricordo che quando lo affrontai sapevo chiaramente che era un grande tennista. Rimasi molto impressionato dal suo fisico, e poi mi ha sorpreso per come è stato capace di mantenere il livello, davvero alto, durante tutto l’anno e dal modo in cui riusciva mentalmente a gestire la pressione”.

Foto: Lapresse