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Scherma, Nicola Zanotti: “Con Battiston ho vinto la mia scommessa. Solo la Corea è superiore alla squadra maschile”

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Nicola Zanotti è stato il primo ospite di Fencing 2U, la rubrica di Sport 2U che parla di scherma. Il commissario tecnico della sciabola italiana ha commentato la prima parte tappa di Coppa del Mondo ad Algeri, che ha regalato subito degli ottimi risultati sia al maschile sia al femminile. “Un weekend di gare molto positivo. Abbiamo raggiunto tre finali su quattro competizioni ed è certamente un grande risultato. Sono contento perché ho visto già mettere in pratica quello che ci siamo detti in questo percorso e su cui ci siamo focalizzati in questi ultimi mesi negli allenamenti”, le parole del CT.

Ad Algeri si è sbloccata Michela Battiston, con un secondo posto di grande valore e molto importante per la friulana: “Il mio ruolo è quello di gestire, esaltare e cercare di capire ogni atleta. Nel caso di Michela al momento ho indovinato, alleggerendola un po’. Abbiamo condiviso il fatto che lei fosse meritatamente in Nazionale soprattutto per il rendimento delle gare a squadre. Però era ossessionata dal sentire sua questa convocazione soprattutto per merito delle gare individuali, dopo l’Europeo ed un Mondiale in cui non era riuscita a rendere. L’avevo vista andare giù di morale e parlando con lei ed il suo allenatore, ho deciso di farla tirare solamente nelle gare individuali, in attesa di vivere serenamente tutto questo momento. E’ stata veramente una grande gara”.

Una vittoria sfumata per una sola stoccata dalla squadra femminile, ma che dimostra la bontà di un gruppo in grande crescita: “E’ un gruppo di atlete che sono cresciute. Ho spostato anche l’ordine del quartetto, togliendo a Rossella Gregorio il peso di dover chiudere sempre lei l’ultimo assalto. Ho deciso di cambiare e mettere Martina Criscio che non lo aveva mai fatto in passato. Ho parlato molto con loro e tutte mi hanno dato qualcosa e mi hanno dimostrato. Ho voluto premiare Criscio dandole quel ruolo”.

Zanotti non usa mezze misure sul valore della squadra maschile: “Samele è arrivato al Mondiale al massimo al 60% dopo una stagione particolare. Io lo conosco fin da giovanissimo e sono veramente contento di averlo ritrovato soprattutto individualmente. Però siamo consapevoli che al momento non riesce ancora a reggere due gare ravvicinate e deve ancora ritrovarsi fisicamente. Nelle prossime gare continuerò a cambiare e rivoluzionare, anche perché c’è davvero tanto materiale umano. Io reputo che nessun’altra squadra, a parte la Corea, abbia un gruppo di atleti così forte”.

La Coppa del Mondo è iniziata da poco, ma nei prossimi mesi si entrerà nel vivo con l’inizio delle qualificazioni olimpiche: “Tutte queste gare sono di preparazione e tutte servono come crescita. Per gli atleti è comunque iniziata e comunque tramite le gare individuali si giocano l’accesso alle prove a squadre. Per me comunque è ancora tutta una preparazione in vista di quando inizieranno le qualifiche olimpiche, dove dovremo arrivare al 110%”.

Una scherma sempre più globalizzata, anche senza la Russia, che può rappresentare comunque un vantaggio: “Si ipotizza un possibile ritorno della Russia, però, è normale che l’assenza delle russe ha tolto una montagna che a volte sembrava insormontabile. Sarebbe comunque un grave errore pensare che senza di loro è tutto più facile, perché ci sono tante nazioni, come la Spagna, che hanno lavorato benissimo negli anni ed ora sono competitive per vincere”.

FOTO: Bizzi/Federscherma