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Nuoto, pagellone Mondiali 2022: Paltrinieri campione infinito, Mora e Ceccon gioielli azzurri

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PAGELLONE MONDIALI NUOTO 2022

MARGHERITA PANZIERA 6 Inizia male il suo Mondiale con l’eliminazione in batteria nei 100 e inizia l’attesa per i 200 dove conquista una finale tutt’altro che scontata e, fino a 50 metri dal traguardo, se la gioca pure per il bronzo. Buona base di partenza per il biennio che porta a Parigi.

BENEDETTA PILATO 6 Ha tutte le attenuanti del caso, sia chiaro. Problemi fisici, stacco dopo un anno estremamente impegnativo, condizione precaria e anche un lieve attacco influenzale. Inizia male, uscendo in semifinale nei 100 rana, si rimette in carreggiata conquistando la finale dei 50 e chiudendo settima. Mondiale non spumeggiante ma nemmeno totalmente anonimo.

COSTANZA COCCONCELLI 6.5 Conquista la sua prima medaglia iridata nella mista mista fornendo un apporto decisivo nel gestire un finale convulso. Meno bene nelle gare individuali. Esce in batteria nei 200 misti e in semifinale nei 100 quando aveva dimostrato di valere la finale. Deve ancora trovare equilibrio e solidità ma, come stagione del rientro dopo l’intervento subito un anno fa, non è male.

SARA FRANCESCHI 7.5 L’argento nei 400 misti vale tantissimo. Gara di spessore, con tante delle protagoniste del panorama mondiale in vasca e lei è lì, a giocarsela con le migliori e a prendersi il primo podio iridato della carriera con un crono di tutto rispetto. La ragazza è cresciuta ed è a tutti gli effetti una delle punte di questa Nazionale.

ILARIA CUSINATO 6 Fatica, inciampa, soffre ma alla fine porta a casa una finale con settimo posto nella gara che predilige, i 400 misti che cancella le delusioni nelle due gare precedenti. Se il fisico la sorregge può togliersi ancora tante soddisfazioni.

SILVIA SCALIA 6 Meglio nei 50 che nei 100. Disputa due semifinali, per le finali sarebbe servito un miracolo. Non è il suo habitat naturale la vasca corta e si vede ma il percorso di crescita prosegue, aspettando l’exploit.

SILVIA DI PIETRO 7 Non è fortunata. Un virus la blocca mentre stava per iniziare il bello del suo Mondiale. In realtà il bello era già iniziato con una frazione a farfalla da urlo nella 4×50 mista mista. Peccato che l’inizio sia stato anche la fine perché è costretta a letto dalla febbre e salta tutta la seconda metà della rassegna australiana. Resta una medaglia pesante.

LEONARDO DEPLANO 7.5 E’ l’uomo d’oro delle staffette. Il nuovo simbolo della velocità azzurra. Sui 50 il migliore, anche se manca la finale individuale. Perfetto nelle staffette dove si regala gioie e podi.

ALESSANDRO MIRESSI 8 Il finale non va ad intaccare un grande Mondiale del velocista torinese. Bronzo individuale in un 100 stile straordinario, d’oro nella 4×100 stile, argento nella 4×50, si fa ingolosire nella ultima frazione della 4×100 mista e si getta subito in un inseguimento coronato ai 375 ma rintuzzato da USA ed Australia al tocco finale. Restano tante prestazioni di valore assoluto.

PAOLO CONTE BONIN 8 In tanti a Riccione non avevano capito bene ma il velocista veneto, allievo di Claudio Rossetto, si è spiegato perfettamente nei sei giorni del Mondiale. Pronti, via al debutto in azzurro: oro e record mondiale con la staffetta 4×100 stile e poi qua e là prestazioni di qualità nelle varie staffette. La ciliegina sulla torta è la rimonta finale nella 4×200 stile. Peccato non averlo visto nelle gare individuali ma, se prosegue di questo passo, ci arriverà.

MANUEL FRIGO 7 Non è il Frigo di Budapest ma fornisce il suo apporto soprattutto in qualificazione a staffette vincenti. Prezioso.

MATTEO CIAMPI 7 Due perle nel Mondiale: la batteria dei 400 stile con il personale e il secondo crono assoluto per l’ingresso in finale e la prima frazione della 4×200 che apre la strada al bronzo azzurro, che è anche la sua prima medaglia mondiale. Da dimenticare la finale dei 400 e la batteria dei 200 ma il bicchiere è mezzo pieno.

GREGORIO PALTRINIERI 9 Due gare, altrettante vittorie. E’ vero, mancavano gli avversari più forti ma non per questo gli ori valgono meno. Primo italiano a vincere in due Mondiali diversi, prima doppietta ad un Mondiale, titolo iridato 8 anni dopo l’ultimo conquistato in vasca corta e con due signori tempi. Lui c’è sempre e merita solo applausi.

LORENZO MORA 8 Manca l’en plein di podi per un soffio nel dorso. Ha raggiunto una qualità tecnica e tattica invidiabile. Porta a casa un argento e un bronzo individuali, un oro, un argento e un bronzo in staffetta. E’ uno degli uomini di questo Campionato con una continuità di rendimento di altissimo spessore. Peccato per quel 50 ma le attenuanti non mancano.

THOMAS CECCON 9 Rinuncia al dorso per dare spazio allo stile libero e vince nei 100 misti, questo è Thomas Ceccon. Poliedrico, concreto, uomo squadra per le staffette, niente gli è precluso. Completa lo Slam: dorso a Budapest, farfalla (e dorso) a Roma e misti a Melbourne. In staffetta mette il sigillo al record del mondo della 4×100 con una frazione stellare e mette la firma nell’argento della 4×50 stile e nel bronzo della 4×200. Fenomeno.

NICOLÒ MARTINENGHI 7.5 Doveva essere una festa, si trasforma in un piccolo incubo con le sembianze di Nic Fink. Il suo lo fa, sia chiaro. Tempi di altissimo spessore con grande continuità ma alla fine a toccare prima è lo statunitense sia nei 50 che nei 100, proprio nelle gare in cui il varesino riesce ad affrontare e battere Peaty. Fondamentale in staffetta dove si prende oro (e record del mondo), argento e bronzo.

SIMONE CERASUOLO 8 Il bronzo dei 50 al debutto in un Mondiale in vasca corta fa il bis con l’argento di Roma al debutto all’Europeo. Impatto devastante di questo ragazzo imolese, compagno e allievo di Fabio Scozzoli, nel segno della continuità di quella scuola targata Cesare Casella. Stupisce per maturità, tecnica e continuità.

MATTEO RIVOLTA 6.5 Un Mondiale in altalena. Inizia male con i 50 farfalla, prosegue benissimo con un oro e il record del mondo nella 4×50, poi un deludente quinto posto nella finale dei 100 e una frazione monstre nella 4×100 mista. Prendere o lasciare. Meglio prendere.

ALBERTO RAZZETTI 6.5 Torna a casa da Melbourne con un bronzo nella staffetta 4×200 stile e due quarti posti individuali. La condizione non era ottimale e si è visto ma è lì con i primi ed è pronto a pigiare sull’acceleratore.

Foto: LaPresse