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Ciclismo

Ciclocross, a Gavere nuovo capitolo della sfida Van Aert-van der Poel-Pidcock. Con Sweeck a gestire per il titolo

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Nemmeno le feste di Natale bastano a fermare la Coppa del Mondo di Ciclocross. Seppur la Val di Sole, con le sue montagne innevate, poteva essere la cornice giusta per calare il sipario sul 2022 per riprendere direttamente con il nuovo anno, il carrozzone si sposta in un altro luogo storico per questo sport: si va a Gavere, città che mastica ciclocross ormai da quasi quarant’anni per via della gara valida per la Superprestige che si corre in febbraio.

Questa volta si arriva un po’ prima nelle Fiandre Orientali, e potremmo avere sotto gli occhi una gara parecchio interessante. Nella serata del 23 dicembre a Mol abbiamo avuto un primo assaggio di una gara di livello, con la scena ovviamente dominata da Mathieu van der Poel, Wout Van Aert e Tom Pidcock: la battaglia è stata vinta dal belga della Jumbo-Visma, che con un attacco al settimo giro ha distrutto la concorrenza. Gli altri due giganti, l’olandese ed il titolare della maglia iridata, sono avvisati.

In seconda battuta, la lotta per la classifica. Che al momento arride a Laurens Sweeck, grazie alla sua regolarità: solo due vittorie in dieci prove, l’ultima ad Hilvarenbeek il 13 novembre, ma non scendendo mai oltre il quarto posto si ritrova meritatamente in testa a quattro prove dalla fine. Il suo diretto inseguitore non è più Eli Iserbyt, uscito malconcio dalla Val di Sole e ancora in dubbio per domani, ma Michael Vanthourenhout, che sulle nevi italiane è stato protagonista di una prestazione allucinante.

Nella sfera femminile, ancora incerta la situazione di Fem Van Empel: la leader della classifica, anche lei caduta nell’ultima gara in Italia, è stata convocata per il Belgio ma scioglierà le riserve solo nelle prossime ore. Intanto, assenti sia lei che Puck Pieterse a Mol, ci ha pensato Shirin van Anrooij a recitare un ruolo da protagonista vincendo nettamente su Lucinda Brand e Annemarie Worst, entrambe al rientro nel circuito; in ogni caso, si continuerà a parlare olandese.

Foto: Photo LiveMedia/DPPI/Fabien Boukla