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Rugby, l’Australia ai raggi X. Squadra di qualità, ma che spesso ha dei blackout in campo

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Si avvicina la sfida di Firenze tra l’Italia di Kieran Crowley e l’Australia di Dave Rennie. Le due formazioni si sono affrontate per l’ultima volta nel 2018, mentre proprio al Franchi 10 anni fa gli azzurri sfiorarono una clamorosa rimonta, perdendo 19-22. Ma che Wallabies dobbiamo aspettarci sabato a Firenze?

L’Australia è già al terzo test match autunnale, dopo la sofferta vittoria 16-15 con la Scozia e il ko per 30-29 con la Francia. Nell’ultima Rugby Championship ha conquistato solo due vittorie, con Sudafrica e Argentina, perdendo però gli altri due match contro queste nazionali e la doppia sfida con gli All Blacks. Contando anche i due ko e il successo estivo con l’Inghilterra, dunque, il 2022 dell’Australia dice 4 vittorie e 7 sconfitte.

Eppure i Wallabies hanno sicuramente una rosa di primissimo livello, con giocatori convocati per il tour autunnale quali Nic White, James Slipper, Will Skelton, Jordan Petaia, Bernard Foley e il rientrante Michael Hooper. Nonostante ciò gli australiani sono imprevedibili, sanno alternare match giocati ad altissimo livello a passaggi a vuoto lunghissimi, dei quali approfittano gli avversari, come ha fatto la Francia nella rimonta di settimana scorsa.

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Dave Rennie sicuramente metterà mano alla squadra, con un ampio turnover in vista di Firenze, soprattutto visto che l’Australia dopo l’Italia giocherà altri due test quest’autunno. Secondo le voci che giungono dal ritiro wallabie, un posto dovrebbe averlo il mediano di mischia Jake Gordon, mentre non ci sarà il centro Lalakai Foketi, uscito per infortunio a Parigi. Saranno ancora una volta difesa e punti d’incontro i fattori determinanti della sfida, con l’Italia che dovrà limitare al massimo il gioco al largo australiano se vorrà provare il colpaccio.

Foto: LaPresse