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Nuoto, Campionati italiani invernali 2022: Matteo Rivolta vola a Melbourne, doppiette di Pilato e Cerasuolo

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Mattinata intensa di gare o, per meglio dire, di serie nella piscina dello Stadio del Nuoto di Riccione, sede dei Campionati italiani invernali 2022. Nella vasca corta romagnola, seconda e ultima giornata della rassegna che definirà la squadra ai nastri di partenza dei Mondiali di Melbourne (vasca corta), in programma dal 13 al 18 dicembre.

Nei 400 misti donne il titolo è andato a Sara Franceschi. La toscana ha vinto in 4:32.74 a precedere Anna Pirovano (personale in 4:33.02) e Giulia Vetrano (personale in 4:37.44). Non è arrivato il tempo per i Mondiali di 4:31.09, decisamente basso visto il periodo. Lorenzo Mora si è confermato il migliore in questo momento nel dorso in Italia e il 23.25 di oggi è valso il successo nei 50 metri. Limite della FIN che però non è stato centrato (23.09). Da rimarcare un problema tecnico nella serie 1 allo start, con Mora e Michele Lamberti autori di una falsa partenza, imputabile però a questo malfunzionamento. Oltre a ciò, un’anomalia a livello cronometrico ha costretto Matteo Milli a replicare la sua prova al termine del programma mattutino, premiata dal secondo tempo dell’overall (23.50) davanti a Michele Busa (23.74).

Dopo i 50 stile libero di ieri, Silvia Di Pietro ha conquistato il successo tricolore anche nei 50 delfino in 25.47 davanti a Elena Di Liddo (25.89) e a Viola Scotto di Carlo (26.09). Per Di Pietro niente pass, considerato il 25.19 richiesto dalla Federazione. Nei 200 stile libero uomini Marco De Tullio ha posto il proprio sigillo in 1:44.21 davanti a Matteo Ciampi (1:44.24), Stefano Di Cola (1:44.29) e a Stefano Ballo (1:44.60). Grande densità su questo standard, anche se il crono per la qualificazione per Melbourne è lontano (1:42.59).

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Benedetta Pilato ha fatto la sua doppietta e dopo il 100 rana di ieri anche il 50 odierno è suo: 29.71 per la pugliese, tempo con il quale si sarebbe qualificata per Melbourne anche senza avvalersi della regola che apre le porte ai medagliati mondiali e a chi si è imposto agli Europei di quest’anno in vasca lunga. Una Pilato, lontana dal suo 28.81, ma che sta lavorando per ritrovare quella nuotata veloce, funzionale specialmente alla piscina da 25 metri. Alle sue spalle Martina Carraro (29.98) e Arianna Castiglioni (30.17), non autrici del tempo-limite (29.79).

Nei 100 rana uomini la stanchezza ha fatto visita a Simone Cerasuolo che, dopo gli ottimi tempi del Nico Sapio funzionali alla qualificazione per i Mondiali in Australia, non ha espresso un crono da 56″ quest’oggi, aggiudicandosi comunque la prova in 57.04 davanti a Fabio Scozzoli (57.83) e a un Gabriele Mancini (57.89, nuovo primato personale) in grande spolvero, citando l’ottima prestazione di ieri nei 200 rana. Per Scozzoli e Mancini niente biglietto per la terra dei canguri in questa specialità (tempo-limite: 56.99).

Nei 400 stile libero donne è arrivata la grande soddisfazione di Giordana Artic che in 4:07.46 si è portata a casa il primo titolo italiano della carriera, approfittando anche dell’assenza di Simona Quadarella. L’atleta che si allena con Simona, agli ordini di Christian Minotti, ha preceduto le due sorelle Cesarano: Antonietta (4:07.53) e Noemi (4:07.56). Crono richiesto dalla FIN molto lontano dalle possibilità di queste atlete, visto il 4:00.00.

In chiusura c’è stato il botto di Matteo Rivolta. L’azzurro, allenato da Marco Pedoja, non poteva mancare all’appuntamento iridato in Australia, essendo colui che aveva vinto nel 2021 ad Abu Dhabi il titolo mondiale dei 100 farfalla. Rivolta si è imposto su questa distanza con il tempo di 49.49, meglio del 49.59 richiesto dalla Federnuoto. Alle sue spalle hanno terminato Simone Stefanì (50.43) e Christian Ferraro (50.88).

Foto: LaPresse